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Persone da rendere partecipi alla vita sociale

13 Dicembre, fonte superando.it

A quasi dieci anni dall’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e a quasi sette dalla Legge 18/09, che ne ha segnato la ratifica da parte dell’Italia, l’Assessorato alle Politiche per la Famiglia, alla Cooperazione Sociale, alle Politiche Giovanili, al Volontariato e alle Pari Opportunità della Provincia di Udine ha promosso il 27 novembre scorso un convegno presso l’Ente Fiera di Martignacco, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui princìpi della Convenzione, ancora oggi, purtroppo, non sempre così sentiti e soprattutto applicati.

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Disabili protagonisti, ricchezza per la società

9 dicembre, fonte Avvenire

Non basta una Giornata, ancorché Internazionale come quella celebrata ieri, per fare luce sulla condizioni dei disabili. «L’impegno e l’attenzione devono essere costanti », ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Unione italiana ciechi, proprio nel giorno dedicato alla riflessione e alla presa di coscienza dei tanti ostacoli di cui è, ancora oggi, disseminato il cammino delle persone con disabilità. Che in Italia sono oltre 3 milioni, ma solo 1,1 milioni percepiscono un’indennità di accompagnamento, mentre 200mila adulti vivono ancora in istituto. E ancora. Appena un disabile su cinque (il 19,7%) ha un lavoro, mentre il 46% lo ha lasciato e il 23,9% non lo cerca nemmeno.

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Violenza è anche negarle di essere persona e donna

30 Novembre, fonte superando.it, di Valeria Alpi *

Donna in carrozzina fotografata di spalle

Un paio di anni mi fu chiesto di intervenire sul tema della violenza alle donne con disabilità. Mi sono sentita subito in grande imbarazzo perché il tema mi sembrava totalmente sconosciuto e invisibile. Eppure sono una donna, sono disabile, ho tante amiche con disabilità, che a loro volta conoscono altre donne disabili; ho lavorato per un decennio, tra le varie attività, a uno Sportello Informahandicap, dove incontravo persone disabili e le loro famiglie, ma anche gli educatori, gli assistenti domiciliari, gli operatori dei servizi socio assistenziali, gli insegnanti, i vicini di casa, insomma… qualunque persona si venisse per un qualche motivo a trovare a contatto con la disabilità. Mai una volta qualcuno mi avesse segnalato un caso di violenza a una donna disabile, né per contatto diretto, né per sentito dire («Sai che ho saputo che…»).

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Il caregiver familiare ed i diritti negati a quella meravigliosa gente

23 Novembre, fonte Blog Invisibili - Corriere della Sera

di Antonio Giuseppe Malafarina 

Medito da tempo un post, ma è difficile da buttar giù. L’argomento è ben definito, ma renderlo udibile al grande pubblico senza suscitar sbadigli, considerandolo tema da addetti ai lavori, richiederebbe una capacità di spaziare ed approfondire con leggerezza che un po’ mi spaventano. E poi c’è la complicazione che il tema è in veloce fase di sviluppo. Ergo ogni momento per affrontarlo può essere obsoleto rispetto all’immediato passato o prematuro rispetto all’immediato futuro. Mi armo di sangue freddo ed inizio a parlare di caregiver familiare.

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"VITE DA SCARTO", CAMUSSO: "DISABILI CONSIDERATI SOLO COME COSTO"

8 Novembre, fonte superabile.it

Al convegno "Vite da scarto, disabilità e discriminazione tra passato e presente", organizzato dalla Cgil, intervengono il segretario della Cgil e la deputata Pd Ileana Argentin. "Essere disabili non è una colpa: il governo deve attuare politiche di inclusione"

Susanna Camusso

"Guardare al passato ci aiuta a vedere gli errori e le mancanze del presente". Susanna Camusso, segretario generale Cgil, è intervenuta questa mattina al convegno "Vite da scarto, disabilità e discriminazione tra passato e presente" per ricordare i disabili uccisi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. "Ancora oggi nel mondo si ripropongono i metodi che hanno causato i più grandi orrori della storia, ma non ci indigniamo più", ha dichiarato. "Ci sono due modi per affrontare tutto questo: o adattarsi allo spazio che si restringe o contrastare questa logica. Essere disabili non è una colpa: il Governo deve attuare politiche di inclusione. Dobbiamo ricordarci che la diversità non è un limite ma una straordinaria ricchezza. Chi ha qualche forma di disabilità, invece, è visto come un costo da cui l'impresa deve liberarsi".

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