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Il sesso è un diritto. Il via all'assistenza sessuale per disabili

6 Luglio, fonte vocidicitta.it, Claudua Rodano

Quella del love-giver è una professione diffusa in molti Paesi e consiste nell’assicurare con le dovute cautele rapporti sessuali ai portatori di handicap. Il sesso è, infatti, una fonte di benessere psico-fisico attestato da molti studi scientifici, ma come può ottenerlo chi vive situazioni di impossibilità con il proprio corpo, se non con l’aiuto altrui? Molti disabili vivono con frustrazione questa dimensione, forse la più intima e nascosta della propria condizione, a causa della vergogna che provano a dover parlare di esigenze simili, che il resto della società vuole ignorare.

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Il disabile che muore di fame e sete perché lo hanno dimenticato in cella

26 Giugno, fonte www.giornalettismo.com/archives/1842835/il-disabile-che-muore-di-fame-e-sete-perche-lo-hanno-dimenticato-in-cella/

Keaton Farris aveva 25 anni e soffriva di un disturbo bipolare, è morto in cella trattato come un criminale

 

 

Keaton Farris aveva 25 anni e soffriva di un disturbo bipolare, dopo 20 giorni detenzione è morto perché dimenticato in cella senza cibo né acqua.

 

 MORTO DI FAME E DI SETE IN PRIGIONE 

Keaton Farris è stato arrestato il 20 marzo con l’accusa di aver provato a incassare un assegno da 355 dollari che non era intestato a lui. Non aveva precedenti, ma soffriva di disturbi mentali che gli erano stati diagnosticati due anni fa, ma era migliorato molto con l’assunzione dei farmaci.

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La "buona scuola" dimentica i disabili

24 Giugno, fonte Blog Invisibili, Corriere della Sera

Tanto buona rischia di non essere, la “buona scuola” di Renzi. Sempre che vada in porto la riforma e che il premier trovi la quadra tra opposizione interna e sindacati, c’è il rischio concreto che a settembre, alla riapertura dei cancelli scolastici, decine di migliaia di studenti con disabilità varie si ritrovino senza il servizio di trasporto gratuito, senza l’assistenza in classe e con barriere architettoniche di vario genere.

Dipende da un’altra “buona” riforma del governo Renzi, quella che abolisce le province, contenuta nella legge Del Rio numero 56 del 2014. La normativa aveva stabilito che le province dovessero cedere le competenze legate al trasporto, all’assistenza scolastica e all’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici scolastici (la ristrutturazione delle scuole, altra priorità di Renzi, ricordate?) e aveva assegnato alle regioni il compito di deliberare entro il 31 dicembre dello scorso anno a chi dovessero essere attribuite queste competenze, sottratte alle province.
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Piu’ assegni di invalidita’, ma i disabili sono sempre piu’ poveri

21 Giugno, fonte disabili.com

In un biennio sono aumentati di centomila unità gli assegni di invalidità, eppure qualcosa non torna. L’inchiesta del Corriere

Mentre ai cittadini italiani con disabilità sembra di trovare sempre meno soldi di in tasca, con servizi sempre più di frequente sospesi e costi da sostenere (ricordiamo che la presenza di una o più persone disabili in famiglia è causa di impoverimento in Italia), dall’altro lato i numeri ci dicono che nel biennio 2013-2014 la spesa per le prestazioni sociali per invalidità civile, pensioni ed altri assegni è aumentata di oltre centomila unità. Poco più di 50mila nel 2013 e altrettante nel 2014. Sono i dati dell’Inps su cui il Corriere ha pubblicato domenica scorsa una inchiesta, che lancia diversi punti interrogativi.

UN FENOMENO TRASVERSALE – Il fenomeno, riporta il Corriere, è trasversale non solo dal punto di vista della distribuzione geografica per i beneficiari, ma anche da quello politico, rispetto ai governi che si sono succeduti negli anni n cui si è registrato questo continuo aumento. Negli ultimi dodici anni, riporta il Corriere, si è passati da 1,8 a 2,8 milioni di assegni mensili, con una crescita da 11,8 a circa 18 miliardi di Euro. Nel solo biennio 2013-2014, sul fronte geografico, il Corriere riporta i vari + 8,4% della Calabria, + 5,7% del Lazio, + 5% della Sicilia e Puglia, + 4,2%  della Liguria, + 3,5% della Lombardia e Veneto e +3,1% della Campania, +1,7% della Toscana, + 2,2% dell’Emilia Romagna, mentre nel biennio l’Umbria risulta pressoché stabile. I dati ci dicono inoltre che in alcune province del sul, una pensione su 4 è una pensione di invalidità civile (ne parlavamo anche qui).

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Scuola inclusiva: anno zero

di Rosa Mauro

Scuola si, scuola no: ormai sembra impossibile sottrarsi al dibattito sulla buona scuola. Nemmeno io voglio farlo, anche perché mio figlio è ancora in età scolare. E poi: sono figlia di una Prof e parente di altre prof.. . Insomma la cosa mi riguarda da più di un punto di vista.

Ovviamente nell’ambito del dibattito sulla scuola quello sul sostegno infuria per i modi e le rivoluzioni che la buona scuola vuole assegnargli e che crede (dite udite!) scaturite dalle esigenze dei genitori. Direi, quindi, che la prima cosa è chiarire ciò che vogliono i genitori e molto più modestamente cosa voglio io, onde verificare se la buona scuola risponde alle mie esigenze, come dice di volere.

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