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La comunicazione psico-tecnologica nel disturbo dello spettro autistico

State of Mind

La comunicazione psico-tecnologica nel disturbo dello spettro autistico

Le persone con autismo usano strategie di processamento delle informazioni diverse, richiedendo quindi modalità specifiche per facilitare la comunicazione.

La comunicazione è una relazione a due vie, dove sono coinvolti due interlocutori, è per questo motivo necessario che anche gli individui non autistici imparino a relazionarsi secondo modalità di comunicazione comprensibili a persone con autismo.

Dottore: Raymond? Sai cos’è l’autismo? 
Raymond: Sì. 
Dottore: E tu sei autistico? 
Raymond: … Non credo. No. Assolutamente no. (dal film Rain man, 1988).

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Identità di genere, sessualità e disturbi dello spettro autistico

Simona Lancioni - SuperandoGiovane con disturbo dello spettro autistico
 
L’11 luglio dello scorso anno la rivista «Molecular Autism» ha pubblicato un interessante studio realizzato da un gruppo australiano dell’Università di Deakin, dal titolo Identità di genere, orientamento sessuale ed esperienze sessuali avverse nelle donne autistiche.

Scopo della ricerca, condotta su un campione di 295 donne, è stato quello di quantificare la rappresentazione di differenze di genere e di orientamento sessuale nelle donne con disturbo dello spettro autistico e analizzare la presenza di esperienze sessuali negative nelle persone autistiche con identità sessuale transgender e con orientamento sessuale non eterosessuale.

Lo studio ha preso le mosse dalla constatazione che all’interno della popolazione con autismo sembra esserci una maggiore variabilità nell’identità di genere rispetto a quella riscontrata nella popolazione generale.

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Autismo, i bio-marcatori del plasma materno aiutano la diagnosi precoce

SuperAbile INAIL

Attraverso l'utilizzo del machine learning i ricercatori hanno individuato alcuni modelli di anticorpi materni nel plasma delle donne in gravidanza, risultati altamente connessi allo spettro autistico e alla gravità della possibile sindrome.

Le nuove frontiere tecnologiche potrebbero predire alcune tipologie di autismo, con un'accuratezza pari al 100% a partire dai bio-marcatori (indicatori biologici, ndr) del plasma materno. È questa l'imponente scoperta appena pubblicata su "Molecular Psychiatry" dall'UC Davis MIND Institute, e condotta de facto da Ramirez-Celis e colleghi. Attraverso l'utilizzo del machine learning (strumento di apprendimento automatico, ndr) i ricercatori hanno infatti individuato alcuni modelli di anticorpi materni nel plasma delle donne in gravidanza, risultati altamente connessi allo spettro autistico e alla gravità della possibile sindrome.

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Autismo e disturbi dello spettro autistico

State of Mind

Autismo: fa parte dei disturbi dello spettro autistico ed è caratterizzato da deficit sociali ed emotivi, stereotipie e possibile disabilità intellettiva.

Autismo e Disturbi dello Spettro Autistico - Definizione di autismo, sintomi autismo, cause e trattamento

L’origine etimologica del termine rimanda chiaramente a quelle difficoltà comunicative e sociali e nell’attenzione condivisa che si riscontrano a diversi livelli e secondo modalità estremamente differenziate nei disturbi dello spettro autistico.
I primi ad occuparsi storicamente di autismo, come per molti disturbi se non altro per ragioni cronologiche, sono stati gli afferenti alla corrente psicodinamica.

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Dalla depressione all’ansia, il Covid aggrava i disagi. Ma gli psicologi del pubblico sono sempre meno: “La salute mentale è un diritto, basta fare finta di niente”

Il Fatto Quotidiano

Il bisogno di assistenza psicologica non è più rimandabile. Ma nel 2019 solo 1 cittadino su dieci con problemi di salute mentale accede ai servizi pubblici. Dal 2013 al 2018 il personale è calato di 646 unità. E se si guarda ai territori, la situazione è ancora più allarmante: in Calabria ad esempio ci sono solo 80 dipendenti. L'ordine e 19 società scientifiche hanno scritto una lettera al governo.

Dalla depressione all’ansia, il Covid aggrava i disagi. Ma gli psicologi del pubblico sono sempre meno: “La salute mentale è un diritto, basta fare finta di niente”

La pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora dell’inadeguatezza dei servizi psicologi nelle aziende sanitarie pubbliche, che soffrono di un’annosa carenza di personale e non sono in grado di erogare tutto il vasto mandato previsto dai Lea (i livelli essenziali di assistenza). Oggi più che mai è prioritario far fronte al bisogno di salute mentale dei cittadini, peggiorata in questo periodo di isolamento sociale, e investire nell’assunzione di psicologi. È questo il forte appello che il Cnop (il Consiglio dell’ordine degli psicologi) e 19 società scientifiche di area psicologica rivolgono in una lettera al governo e al Parlamento, chiedendo l’immediata attivazione di “voucher psicologici”, ossia “pacchetti” di colloqui per famiglie e individui direttamente impattati dal Covid, già proposto a giugno anche dalla task force di Vittorio Colao. “Sono stati fatti bonus per tutto, vacanze, bici e monopattini, ma il sostegno psicologico è finito nel dimenticatoio. In nove mesi per la salute psicologica le risorse pubbliche sono le stesse di prima della pandemia” segnala David Lazzari, presidente del Cnop. Il numero verde di supporto psicologico istituito da ministero della Salute e Protezione civile con la preziosa collaborazione gratuita di psicologi di associazioni e società scientifiche, ha messo in evidenza la grande richiesta di aiuto da parte dei cittadini: il servizio, attivo da fine aprile a fine giugno, ha ricevuto circa 60mila contatti. Di questi, il 30 per cento ha usufruito di un ascolto più approfondito, ricevendo in media tre colloqui (il numero massimo consentito era quattro).

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