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«Serve una scuola a misura di bambino Anche se autistico»

Caterina Ceccuti - La Nazione

Douglas Greer, considerato lo studioso vivente più autorevole al mondo nel trattamento educativo per l'autismo, era in Italia pochi giorni fa per partecipare al Congresso Europeo "ABA e Autismo: tra educazione, riabilitazione e organizzazione dei servizi territoriali" - dove ABA sta per Analisi del Comportamento Applicata, utilizzabile in molteplici ambiti tra cui l'educazione sia degli studenti normo-tipici che di quelli diversamente abili. In 50 anni di carriera Douglas - attualmente direttore del programma di Master e Dottorato in Applied Behavior Analysis alla Columbia University e fondatore della ben nota Scuola Keller - ha prodotto ragguardevoli evidenze scientifiche sull'applicazione dell'ABA nell'educazione e nella riabilitazione del bambino con spettro autistico.  

 Dottor Greer, cos'è l'autismo?

«È una diagnosi comportamentale. Ma sarebbe molto meglio se ci limitassimo a identificare i bambini in base a ciò che hanno bisogno di imparare, garantendo loro un percorso individualizzato basato sui giochi preferiti e sui loro interessi, per saper comunicare bisogni e preferenze. In questo modo non avremmo bisogno di categorie diagnostiche».

Com'è possibile che tempo fa gli studiosi attribuissero le cause dell'autismo di un bambino alla madre?

«L'abitudine a creare teorie non scientifiche e divulgarle come fossero scienza».

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Un ateneo per ragazzi autistici Bologna vuole provarci

Sabrina Camonchia - La Repubblica

Il programma è già tutto racchiuso nel nome: UDSA - Università per i Disturbi dello Spettro Autistico. Progetto ambizioso che candida Bologna a diventare la prima città al mondo a ospitare una scuola terziaria, ovvero post-liceo, in grado di formare ragazzi con autismo. Per renderli più autonomi e pronti per il mondo del lavoro. I tempi sono lunghi, il progetto sulla carta esiste già, anche grazie a una collaborazione con la facoltà di Architettura dell'Università di Ferrara. Ma tutto è ancora in nuce, e anche in questo caso il Covid ha ipotecato contatti avviati. Ma la tenacia dell'associazione, nata sotto le Due Torri nel 2020, è tanta. Servono 10 milioni di euro.

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«Con la realtà virtuale curiamo i bimbi autistici»

Giuliana Covella - Il Mattino

Curare l'autismo col gioco, la creatività e l'innovazione si può. Fino a qualche anno fa nessuno ci avrebbe scommesso. A partire dai genitori dei tantissimi bambini, che ogni giorno si scontrano con la burocrazia del sistema sanitario e dei fondi che bloccano i progetti per la riabilitazione. Invece a Villa delle Ginestre a Volla tutto questo è stato reso possibile grazie alla caparbietà, all'intuito e all'impegno di un'imprenditrice e fisioterapista specializzata in recupero dell'età evolutiva come Annamaria Schena. Il centro ha infatti brevettato due start-up, IamHero e Atena con cui attraverso rispettivamente un caschetto e un paio di guanti aptici indossati dai bambini che vengono immersi in una realtà virtuale e animata, i piccoli pazienti vengono sottoposti alla terapia riabilitativa in una modalità tecnologica innovativa che va a stimolare la loro emotività con giochi interattivi e scene disegnate sulle pareti.

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La CAA, strumento di dialogo, apprendimento e inclusione

Zoe Rondini * - superando.it  

Un po’ di storia della CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), quell’insieme di conoscenze, strategie e tecnologie che hanno lo scopo di migliorare e incrementare le capacità comunicative di coloro che hanno difficoltà, temporanee o permanenti, nell’utilizzo del linguaggio orale e scritto. Di tale metodica si incominciò a parlare negli Anni Cinquanta del Novecento, fino ad arrivare all’oggi e alle grandi potenzialità di essa, quale prezioso strumento di dialogo, apprendimento e inclusione, nei confronti di persone con disabilità (e non solo) e anche per il mondo della scuola.  

La CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) è sostanzialmente un insieme di conoscenze, strategie e tecnologie che hanno lo scopo di migliorare e incrementare le capacità comunicative di coloro che hanno difficoltà, temporanee o permanenti, nell’utilizzo del linguaggio orale e scritto. L’uso dei gesti, di simboli, di immagini e ausili tecnologici consente dunque alla persona con difficoltà di sperimentare un modo di comunicare comprensibile a tutti, così da non dipendere costantemente dai familiari, altrimenti chiamati a tradurre bisogni e pensieri. L’insieme di strategie della CAA ha anche l’obiettivo di potenziare il linguaggio verbale. 

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Autismo, per le terapie non valgono i tetti di spesa. Sentenza boccia la Regione

Dario Sautto - Il Mattino 

NAPOLI. Il taglio delle ore settimanali imposto un anno fa dalla Regione per rientrare nei tetti di spesa va rivisto al rialzo. Non bastano 12 ore alla settimana di cure erogate dalle Aziende Sanitarie locali per i bambini e i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico: fino al prossimo 31 dicembre vanno confermate almeno le 18 previste dal precedente protocollo. A stabilirlo è una sentenza emessa dalla terza unità della sezione Lavoro del tribunale di Napoli (giudice unico Rosa Molè). «Le 18 ore settimanali di ABA (Applied Behavorial Analys, Analisi comportamentale applicata), erogate dall'Asl a un bambino autistico in forza di una ordinanza collegiale pronunciata in via d'urgenza nel marzo 2020 si legge in sentenza vanno, allo stato, confermate fino al 31 dicembre 2022, ferma restando la necessità di monitorare costantemente le modalità di svolgimento del trattamento seguito dal minore e gli eventuali nuovi bisogni terapeutici». Non c'è, insomma, sforamento di budget che tenga: la sentenza, di fatto, cancella la delibera di giunta regionale numero 131 del 31 marzo 2021, che stabiliva, puntando al contenimento della spesa, un massimo di 12 ore settimanali per la fascia d'età 0-6 anni e 11 mesi, e un massimo di 8 ore settimanali per i minori tra i 7 anni ed i 13 anni e 11 mesi. La decisione aveva scatenato proteste da parte di genitori e rappresentanti di diverse associazioni, che durante un sit-in lo scorso 7 marzo si incatenarono all'esterno della sede del consiglio regionale.

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