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«Con la realtà virtuale curiamo i bimbi autistici»

Giuliana Covella - Il Mattino

Curare l'autismo col gioco, la creatività e l'innovazione si può. Fino a qualche anno fa nessuno ci avrebbe scommesso. A partire dai genitori dei tantissimi bambini, che ogni giorno si scontrano con la burocrazia del sistema sanitario e dei fondi che bloccano i progetti per la riabilitazione. Invece a Villa delle Ginestre a Volla tutto questo è stato reso possibile grazie alla caparbietà, all'intuito e all'impegno di un'imprenditrice e fisioterapista specializzata in recupero dell'età evolutiva come Annamaria Schena. Il centro ha infatti brevettato due start-up, IamHero e Atena con cui attraverso rispettivamente un caschetto e un paio di guanti aptici indossati dai bambini che vengono immersi in una realtà virtuale e animata, i piccoli pazienti vengono sottoposti alla terapia riabilitativa in una modalità tecnologica innovativa che va a stimolare la loro emotività con giochi interattivi e scene disegnate sulle pareti.

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La CAA, strumento di dialogo, apprendimento e inclusione

Zoe Rondini * - superando.it  

Un po’ di storia della CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), quell’insieme di conoscenze, strategie e tecnologie che hanno lo scopo di migliorare e incrementare le capacità comunicative di coloro che hanno difficoltà, temporanee o permanenti, nell’utilizzo del linguaggio orale e scritto. Di tale metodica si incominciò a parlare negli Anni Cinquanta del Novecento, fino ad arrivare all’oggi e alle grandi potenzialità di essa, quale prezioso strumento di dialogo, apprendimento e inclusione, nei confronti di persone con disabilità (e non solo) e anche per il mondo della scuola.  

La CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) è sostanzialmente un insieme di conoscenze, strategie e tecnologie che hanno lo scopo di migliorare e incrementare le capacità comunicative di coloro che hanno difficoltà, temporanee o permanenti, nell’utilizzo del linguaggio orale e scritto. L’uso dei gesti, di simboli, di immagini e ausili tecnologici consente dunque alla persona con difficoltà di sperimentare un modo di comunicare comprensibile a tutti, così da non dipendere costantemente dai familiari, altrimenti chiamati a tradurre bisogni e pensieri. L’insieme di strategie della CAA ha anche l’obiettivo di potenziare il linguaggio verbale. 

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Autismo, per le terapie non valgono i tetti di spesa. Sentenza boccia la Regione

Dario Sautto - Il Mattino 

NAPOLI. Il taglio delle ore settimanali imposto un anno fa dalla Regione per rientrare nei tetti di spesa va rivisto al rialzo. Non bastano 12 ore alla settimana di cure erogate dalle Aziende Sanitarie locali per i bambini e i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico: fino al prossimo 31 dicembre vanno confermate almeno le 18 previste dal precedente protocollo. A stabilirlo è una sentenza emessa dalla terza unità della sezione Lavoro del tribunale di Napoli (giudice unico Rosa Molè). «Le 18 ore settimanali di ABA (Applied Behavorial Analys, Analisi comportamentale applicata), erogate dall'Asl a un bambino autistico in forza di una ordinanza collegiale pronunciata in via d'urgenza nel marzo 2020 si legge in sentenza vanno, allo stato, confermate fino al 31 dicembre 2022, ferma restando la necessità di monitorare costantemente le modalità di svolgimento del trattamento seguito dal minore e gli eventuali nuovi bisogni terapeutici». Non c'è, insomma, sforamento di budget che tenga: la sentenza, di fatto, cancella la delibera di giunta regionale numero 131 del 31 marzo 2021, che stabiliva, puntando al contenimento della spesa, un massimo di 12 ore settimanali per la fascia d'età 0-6 anni e 11 mesi, e un massimo di 8 ore settimanali per i minori tra i 7 anni ed i 13 anni e 11 mesi. La decisione aveva scatenato proteste da parte di genitori e rappresentanti di diverse associazioni, che durante un sit-in lo scorso 7 marzo si incatenarono all'esterno della sede del consiglio regionale.

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Stati generali sull'autismo: puntare su sensibilizzazione e accessibilità

Redattore Sociale

Istituzioni, associazioni, esperti e famiglie a confronto a Roma. Lanciata la campagna di sensibilizzazione #dueapriletuttigiorni ConTattoBlu da "La Stella di Daniele Onlus". Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri "nei prossimi giorni ci sarà lo sblocco dei 77 milioni previsti"

Sensibilizzazione e accessibilità sono stati i temi portanti degli Stati Generali sull'autismo, ospitati a Roma nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, voluti fortemente da "La Stella di Daniele Onlus", che ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #dueapriletuttigiorni ConTattoBlu. Rappresentanti delle istituzioni, di associazioni, esperti, famiglie e volti conosciuti come quello della giornalista Eleonora Daniele, molto sensibile all'argomento, si sono confrontati su ciò che si sta muovendo intorno al mondo di una disabilità, come quella dell'autismo, che ha bisogno di gradissimo sostegno.

"Ho in mente due parole: umiltà e normalità" - ha detto la senatrice Paola Taverna, vice presidente del Senato, che ha sostenuto gli Stati Generali sull'autismo. "Umiltà - ha precisato - che dovrà caratterizzare l'impegno della politica tutta e delle istituzioni nell'accostarsi al tema dell'autismo. Normalità che abbiamo il dovere di garantire a famiglie e persone. Sarò ancora più diretta: subito lo sblocco dei 77 milioni previsti dalle ultime due leggi di bilancio. Ci si attivi immediatamente in tal senso. Dobbiamo essere vicini alle famiglie e alle persone con sindrome dello spettro autistico".

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Per la bambina autistica assistenti poco preparati, così è destinata a regredire

Patrizia Gariffo - La Repubblica

Per un alunno disabile è difficile stare a scuola senza figure capaci di garantire ciò che prevede il Pei. Mia figlia Giorgia, affetta da autismo gravissimo e non autosufficiente, frequenta la 3° elementare e vive questo disagio. Dall'età di tre anni apprende con strategie Aba, scienza applicata all'analisi del comportamento, pure a scuola. I suoi assistenti, adeguatamente formati, sono stati sostituiti da chi non lo era, tanto che abbiamo dovuto pagare una figura esterna per supportarli.

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