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Autismo. Quante disabilità cognitive, ma troppi allarmi inutili. E genitori abbandonati

Daniele Novara - Avvenire

È necessario sostenere la famiglia e, specialmente, che si impedisca la patologizzazione dell’infanzia
Immagine d'archivio

Un papà e una mamma ricevono una diagnosi terribile: sindrome da alterazione globale dello sviluppo con particolare compromissione della comunicazione, ovvero disturbo dello spettro autistico. Una diagnosi che porta lui, preoccupato per il futuro del suo piccolo, alla scelta estrema dell’omicidio- suicidio, mentre la moglie si trova al lavoro. Il drammatico episodio accende i riflettori sulla percezione dei bambini in questo momento storico e che ho cercato di descrivere nel mio ultimo libro 'I bambini sono sempre gli ultimi'.

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Appello delle famiglie dei disabili alla ministra Stefani: “Cattedre di sostegno e vaccini”

Giacomo Galeazzi - La Stampa

Le cattedre di sostegno vacanti lasciano gli studenti autistici senza supporto scolastico, l‘esclusione dei disabili e dei caragiver dalle priorità del piano vaccinale “determinano un’emergenza epidemiologica”, avvertono le associazioni dei familiari. Sul tavolo del neo-ministro alle disabilità, Erika Stefani arriva il dossier dell’Anief, l’associazione nazionale degli insegnanti e dei formatori che richiama l’attenzione del governo, in un’annata record per mole di supplenze, sul «numero impressionante di cattedre di sostegno vacanti. «La stipula di oltre 210 mila contratti annuali, con altri ancora da realizzare, assunzioni limitate e a settembre in arrivo altri 35 mila pensionamenti, è una circostanza che non può lasciare indifferente l’esecutivo», afferma Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato.

Non è l’unico nodo sulla disabilità in classe. Avverte il senatore Udc Antonio De Poli: «Il decreto del Ministero dell'Istruzione sul nuovo modello di Pei (Piano educativo individualizzato) rappresenta una marcia indietro rispetto ai diritti delle persone con disabilità e dell'inclusione sociale a scuola. Il fatto che resti la criticata tabella, che quantifica le ore di sostegno dell'anno successivo in base al debito rilevato a fine anno scolastico. Noi siamo convinti che le esigenze di sostegno didattico nascono non solo dall'analisi degli obiettivi didattici raggiunti ma anche dalle interlocuzioni con la famiglia. Quindi il decreto del dicastero dell’Istruzione numero 182 prevede, di fatto, la possibilità unilaterale della scuola di prevedere l'esonero da alcune discipline o la riduzione dell'orario scolastico per gli studenti con disabilità. Io credo che su questo punto sia indispensabile avviare una riflessione seria per modificare il decreto interministeriale. Chiederemo al Governo Draghi di modificarlo. Mi unisco simbolicamente, alla battaglia #noesonero. L'inclusione scolastica non si fa fuori!». 

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La comunicazione psico-tecnologica nel disturbo dello spettro autistico

State of Mind

La comunicazione psico-tecnologica nel disturbo dello spettro autistico

Le persone con autismo usano strategie di processamento delle informazioni diverse, richiedendo quindi modalità specifiche per facilitare la comunicazione.

La comunicazione è una relazione a due vie, dove sono coinvolti due interlocutori, è per questo motivo necessario che anche gli individui non autistici imparino a relazionarsi secondo modalità di comunicazione comprensibili a persone con autismo.

Dottore: Raymond? Sai cos’è l’autismo? 
Raymond: Sì. 
Dottore: E tu sei autistico? 
Raymond: … Non credo. No. Assolutamente no. (dal film Rain man, 1988).

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Identità di genere, sessualità e disturbi dello spettro autistico

Simona Lancioni - SuperandoGiovane con disturbo dello spettro autistico
 
L’11 luglio dello scorso anno la rivista «Molecular Autism» ha pubblicato un interessante studio realizzato da un gruppo australiano dell’Università di Deakin, dal titolo Identità di genere, orientamento sessuale ed esperienze sessuali avverse nelle donne autistiche.

Scopo della ricerca, condotta su un campione di 295 donne, è stato quello di quantificare la rappresentazione di differenze di genere e di orientamento sessuale nelle donne con disturbo dello spettro autistico e analizzare la presenza di esperienze sessuali negative nelle persone autistiche con identità sessuale transgender e con orientamento sessuale non eterosessuale.

Lo studio ha preso le mosse dalla constatazione che all’interno della popolazione con autismo sembra esserci una maggiore variabilità nell’identità di genere rispetto a quella riscontrata nella popolazione generale.

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Autismo, i bio-marcatori del plasma materno aiutano la diagnosi precoce

SuperAbile INAIL

Attraverso l'utilizzo del machine learning i ricercatori hanno individuato alcuni modelli di anticorpi materni nel plasma delle donne in gravidanza, risultati altamente connessi allo spettro autistico e alla gravità della possibile sindrome.

Le nuove frontiere tecnologiche potrebbero predire alcune tipologie di autismo, con un'accuratezza pari al 100% a partire dai bio-marcatori (indicatori biologici, ndr) del plasma materno. È questa l'imponente scoperta appena pubblicata su "Molecular Psychiatry" dall'UC Davis MIND Institute, e condotta de facto da Ramirez-Celis e colleghi. Attraverso l'utilizzo del machine learning (strumento di apprendimento automatico, ndr) i ricercatori hanno infatti individuato alcuni modelli di anticorpi materni nel plasma delle donne in gravidanza, risultati altamente connessi allo spettro autistico e alla gravità della possibile sindrome.

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