Da qualche anno si sente sempre più spesso che i genitori di alunni con disabilità vengono invitati o chiedono di iscrivere i propri figli a scuole e istituti speciali.
Contrariamente a quello che si crede, le scuole e gli istituti speciali non sono mai stati aboliti in Italia; anzi, l’articolo 328 del Testo Unico della Legislazione Scolastica, approvato con il Decreto Legislativo 297/94, le ha consacrate normativamente addirittura sia come scuole statali che come private.
Di questi tempi, a causa anche della cattiva qualità dell’inclusione scolastica, purtroppo realizzata in un numero crescente di scuole statali, si è aperta una campagna pubblicitaria per stimolare l’iscrizione in scuole speciali, decantandone le meraviglie. E che spesso si tratti di bei locali, riccamente arredati, risponde alla pubblicità di marketing. E tuttavia, non si tiene conto dello scotto che queste ragazze e ragazzi pagano, entrando in locali ben reclamizzati, ma senza contatti normali con il mondo esterno. Sì, talora vengono organizzati incontri con volontari, per non far sentire troppo soli questi allievi, ma non sono i rapporti spontanei che si instaurano nelle classi comuni, dove ormai da cinquant’anni l’Italia cerca di inserire, integrare e includere gli alunni con disabilità.
Scuola: non serve un cambiamento di forma, ma di sostanza
fonte superando.it, Giancarlo Rapisarda *
La recente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre è stata definita «storica», dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, per il mondo della scuola e per l’inclusione degli alunni con disabilità.
In pratica, in seguito alla riforma del sostegno disposta dal citato Decreto 66/17, non avrebbe dovuto essere più la scuola ad avanzare la richiesta delle ore di sostegno, ma un nuovo organo, ovvero il GIT (Gruppo per l’Inclusione Territoriale), al quale appunto, a partire dal 1° gennaio 2019, sarebbe spettato il compito di avanzare la richiesta delle ore di sostegno da assegnare a ciascuna istituzione scolastica per gli allievi con disabilità, secondo la seguente procedura: