Un paio di studi dell’USC recentemente pubblicati aggiungono alla nostra crescente comprensione di come l’inquinamento da particelle fini – i minuscoli inquinanti inalabili di auto e centrali elettriche – incidano sul nostro cervello. Il primo studio, pubblicato su Environment International , ha scoperto che queste particelle fini – note come PM2,5 – possono alterare le dimensioni del cervello in via di sviluppo di un bambino, il che può in ultima analisi aumentare il rischio di problemi cognitivi ed emotivi più tardi nell’adolescenza. In questa giovane età, i neuroni nel cervello dei bambini si espandono e si sfoltiscono a una velocità incredibile. Mentre il cervello si sviluppa, vuole creare percorsi efficienti.
Una mamma guerriera racconta: “Ecco perchè non temo lo spettro autistico”
quibrescia.it
Prima la frustrazione e il senso di impotenza. Poi la voglia di crescere e di migliorare, nonostante le mille difficoltà.
Buongiorno a tutti, sono Katuscia Franzoni, ho 43 anni e sono la madre di Pietro, un bambino “speciale”.
Ho deciso di scrivere questo articolo per far conoscere un tema molto attuale che potrebbe interessare a un gran numero di persone. Voglio scrivere per liberare quello che ho dentro, tutte le emozioni belle e brutte, e darmi la forza di andare avanti per cancellare le paure che annidano dentro di me.
Vi voglio raccontare, a modo mio, che cos’è convivere con lo “spettro autistico” associato a un ritardo mentale. Il disturbo dello spettro autistico, ti porta via piano piano il tuo bambino e rimani imbambolata, inebetita, stordita e impotente.