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DISABILITA’. AUTISMO, COME COSTRUIRE UN PROGETTO DI VITA: LEZIONI PER GENITORI

4 Febbraio, fonte ileanaargentin.it

A Torino parte il ciclo di incontri “Qualita’ della vita nei pazienti affetti da autismo”. L’iniziativa, che andra’ avanti per tutto il 2015, e’ organizzata dall’ambulatorio per i pazienti autistici in eta’ adulta diretto dal dottor Keller: “No al fatalismo che finisce per isolare il bambino senza assicurargli il supporto di cui ha bisogno”.

Per le famiglie italiane che hanno un figlio autistico le cose non sono ancora facili. Secondo Roberto Keller – neuropsichiatra infantile che a Torino ha fondato il primo ambulatorio italiano per il trattamento dei pazienti autistici in eta’ adulta – quello tra i genitori e i bambini colpiti dalla patologia resta “un rapporto molto doloroso”. “Spesso – spiega il medico- nei primi mesi anche i bambini autistici hanno uno sviluppo apparentemente nella norma. Per questo, all’inizio i genitori incontrano un’enorme difficolta’ nell’accettare che il proprio figlio sia portatore di unadisabilita’ che, nella quasi totalita’ dei casi, lo accompagnera’ per tutta la vita. A questo, con il tempo, si aggiunge il carico di disperazione e solitudine a cui fanno spesso seguito paura, rancore, senso di colpa, insicurezza, frustrazione”. Il rischio, quindi, e’ che i genitori sottovalutino o ignorino del tutto i sintomi della patologia, alimentando il circolo vizioso tutto italiano delle diagnosi tardive; o che, in seguito alla diagnosi, tendano a una sorta di rassegnato fatalismo, finendo per isolare il bambino senza assicurargli il supporto di cui ha bisogno.

Per questo, a partire da oggi, l’ambulatorio diretto dal dottor Keller, in collaborazione con la Onlus “Autismo e societa’”, ha organizzato un ciclo di incontri sulla “Qualita’della vita nei pazienti affetti da autismo”, che andra’ avanti per tutto il 2015 e sara’ rivolto soprattutto alle famiglie. “Il ruolo di una famiglia adeguatamente formata e informata – prosegue Keller – e’ fondamentale nel collaborare alla definizione di un progetto terapeutico. Questo progetto per potersi realisticamente organizzare si deve basare sulla creazione di un intervento a rete che coinvolga, oltre le famiglie, i servizi sociali, la scuola, i centri abilitativi, gli ambulatori specialistici, sino quando possibile a preparare le persone ad un inserimento lavorativo”. Alla rassegna – iniziata in mattinata con una relazione del dottor Keller sull’esatta definizione dei disturbi dello spettro autistico e sui relativi percorsi diagnostici – prenderanno parte alcuni tira i piu’ noti psichiatri, neurologi, esponenti dell’associazionismo ed esperti della patologia a livello nazionale. Durante gli incontri, che avranno cadenza bisettimanale, si discutera’di diagnosi precoce, di comorbilita’e patologie spesso correlate; ma anche di quale sia il giusto approccio per comunicare e stimolare la comunicazione con un ragazzo autistico, e di come accompagnarlo verso l’indipendenza dal nucleo familiare. Ampio spazio sara’inoltre dedicato ai temi della scuola, dell’inserimento nel mondo del lavoro e al “Dopo di noi”, sul quale il prossimo 2 dicembre sara’ chiamata a tenere una relazione Maria Grazia Breda della fondazione “Promozione sociale”, che illustrera’ quali siano gli interventi e le prestazioni alle quali ogni cittadino ha diritto in base alla legge sui Livelli essenziali d’assistenza. “Il bisogno fondamentale delle famiglie — spiega Cristina Calandra della Onlus “Autismo e Societa’” ­- e’ quello di assicurare una buona qualita’ di vita ai propri figli, mediante una rete di sostegno che permetta di far diventare le persone responsabili della propria dignita’. Si parlera’ quindi di tutto cio’ che concerne la vita e la cura di una persona con autismo. Cio’ che abbiamo in mente, in definitiva, e’ un progetto di vita, una risposta concreta per l’intero ciclo della vita che garantisca i servizi, il sostegno e le cure appropriate per le persone autistiche nel rispetto dell’individualita’, della specificita’, dell’eta’del singolo”. I 19 appuntamenti avranno luogo fino al 16 dicembre 2015 presso la sala di Via Bruino 4/A, messa a disposizione senza oneri dalla Citta’ di Torino. Per informazioni ed iscrizioni: 349/7158035

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