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Dal nostro inviato nell'autismo. Federico: "Rumori e odori sono più forti per me"

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Federico De Rosa - La Repubblica

Pensieri ed esperienze di un 28enne abituato a parlare poco. Ma che racconta la sua vita e le sue emozioni scrivendo

 Vi spiego il mio autismo. Oggi vorrei cominciare a illustrarvi il mio autismo, ossia come funziona la mia mente. Non posso dire tutto con un solo articolo e quindi comincerò con quella che nelle differenze tra me e voi non autistici, credo sia la prima grande differenza, la prima secondo una logica di percorso espositivo che possa rendere agevole la comprensione.

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Autismo, agevolazioni per le assunzioni da parte di start up

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Il Sole 24 Ore 

Nel decreto legge 146/2021 ha trovato accoglienza una disposizione sulle persone che presentano una condizione dello spettro autistico. La norma è l'articolo 12-quinquies: una disposizione interessante sul piano promozionale delle persone con disabilità, ma che presenta alcune criticità da non sottovalutare.

 L'indicazione ha un ambito di applicazione molto circoscritto, perché riguarda le assunzioni da parte di imprese costituite da non più di cinque anni che impieghino almeno due terzi di persone con disturbi dello spettro autistico per consentirne l'inserimento lavorativo. La situazione riguarda, quindi, solo start up a vocazione sociale, regolate dalla legge 221/2012.

 

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Il diverso codice di «lettura» dei movimenti delle persone con autismo

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Danilo di Diodoro - Corriere della sera

Gli autistici hanno difficoltà nel leggere le intenzioni dei gesti altrui, una difficoltà che potrebbe spiegare in parte le loro difficili interazioni con il mondo

Una delle tante abilità che possediamo senza rendercene conto è di essere capaci di intuire le intenzioni di un’altra persona a partire da segnali visivi provenienti dal suo movimento. Se osserviamo qualcuno che sta per prendere una bottiglia d’acqua sul tavolo, saremo probabilmente in grado di capire, da come inizia il gesto, se la sta prendendo per versare l’acqua in un bicchiere oppure per spostare la bottiglia in un altro posto. Piccole differenze nel gesto che permettono di capirne le intenzioni. È un’abilità basata sulla capacità di individuare gli elementi significativi del gesto e poi di interpretarli.

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Diario di un ragazzo autistico: la felicità

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Federico De Rosa - La Stampa

Pensieri ed esperienze di un 27enne abituato a parlare poco. Ma che racconta la sua vita e le sue emozioni scrivendo.

La società ritiene prevalentemente che essere autistico sia triste perché nell'autismo vede un limite che nega la realizzazione umana e quindi la felicità. Ma io devo dire che di autistici ne ho conosciuti tanti e quasi tutti, nel loro mondo e a loro modo, mi sono sembrati tutt'altro che tristi. Io li direi diversamente felici. Certo non possono essere normalmente felici, i limiti del loro autismo spesso lo negano, ma non sembra che di questo gli importi.

Gli autoproclamati "normali" a me appaiono spesso infelici e più precisamente direi oppressi da chissà cosa oppure spenti, ossia a secco di speranza per il futuro. Io stesso che sono una persona autistica mi sento felice.

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Spesa media UE sulla disabilità

Scritto da Super User. Postato in Autismo

Portale Autismo

Come sappiamo l’autismo è un disturbo organico che rientra tra le disabilità. Proprio per questo abbiamo chiesto al sito “Statistics and Data” di realizzare un approfondimento sulle spese per disabilità delle singole nazioni. 

Siamo partiti da alcune domande. Quali sono le nazioni in Europa che spendono più in disabilità (procapite)? In che posizione è l’Italia rispetto agli altri Paesi Europei?

Le nazioni che spendono di più in disabilità. Partiamo con un primo dato. Le nazioni in Europa che spendono di più (per abitanti) per la disabilità, nel 2018, sono Norvegia, Danimarca e Lussemburgo. La Norvegia ha un valore di quasi 3000 euro pro-capite ed è la prima nazione di tutta l’Europa. Al secondo posto troviamo la Danimarca, distanziata di quasi 800 euro e al terzo posto il Lussemburgo che ha un valore leggermente inferiore ai 2000 euro. La media europea dei 27 Paesi UE di questo valore è pari a 565,78 euro. Sono quindi 12 le nazioni che hanno un valore più alto della media tra cui Germania e Francia.

Quanto spende l’Italia per la disabilità E l’Italia in che posizione è e quanto spende per la disabilità? Nel 2018 l’Italia è al quindicesimo posto con una spesa pro-capite di 426,10 euro. Il dato è di quasi 140 euro inferiore rispetto alla media. Per non parlare della distanza rispetto ai primi Paesi come la Norvegia. Rispetto a quest’ultima infatti l’Italia ha un valore decisamente inferiore. In termini assoluti l’Italia è indietro di 2555 euro.
 
Di seguito si può vedere, nella mappa ad albero, la distribuzione dei valori tra tutte le nazioni.

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