Animation photo Animation_zps2e5d6bd9.gif

È in questo contesto che si inserisce oggi lo studio pubblicato su Nature Neuroscience, in cui alcuni ricercatori hanno monitorato la velocità di sviluppo di alcune cellule neuronali, in individui autistici e non.

Disturbi dello spettro autistico, sviluppo accelerato dei neuroni

Nella ricerca, gli scienziati hanno seguito nel tempo lo sviluppo di alcune cellule staminali pluripotenti ottenute da cellule della pelle di otto persone con Dsa e cinque senza. Si tratta di cellule fatte tornare indietro nel tempo, e che possono così prendere nuove strade nel loro sviluppo, ovvero non sono ancora differenziate in tipi cellulari specifici. I ricercatori hanno scelto di ricorrere alle staminali indotte perché, raccontano nel paper, gli studi sui campioni post-mortem non permettono di fare analisi su stadi precoci dello sviluppo del sistema nervoso e, ovviamente, è impossibile prelevare le stesse cellule da un vivente, in quanto inaccessibili.

In particolare gli scienziati hanno seguito lo sviluppo di queste staminali in neuroni, in condizioni di laboratorio (su colture in vitro), osservando nel tempo i profili di espressione genetica delle cellule. In questo modo i ricercatori hanno visto che nelle cellule ottenute da persone con Disturbi dello spettro autistico i programmi genetici associati con la specializzazione neuronale si attivavano prima, ma non solo. Anche l’aspetto delle cellule risultati era diverso: i neuroniottenuti da persone con Dsa avevano anche ramificazioni più complesse rispetto ai controlli.

Limiti e prospettive future

Anche se quanto osservato su riferisce ad esperimenti condotti in vitro e su un numero limitato di campioni, secondo gli scienziati lo studio potrebbe aiutare a far luce sui meccanismi che insorgono durante lo sviluppo neuronale nelle persone con Dsa. In particolare perché molti dei geni attivati preococemente nello sviluppo neuronale, quelli osservati nello studio, sono noti per essere collegali al rischio di DSA. “Le nostre analisi suggeriscono che alcuni cambiamenti associati al Dsa – scrivono gli autori nel paper – probabilmente sono la conseguenza di eventi patologici innescati precocemente durante lo sviluppo delle staminali neurali”.

Alla luce di queste scoperte, risultano necessari ulteriori studi futuri per valutare anche gli aspetti epigenetici (ovvero quelle modificazioni ereditarie che modificano l’espressione dei geni pur non alterando il DNA) legati all’insorgenza e alla gravità del disturbo dello spettro autistico. Infatti, gli scienziati hanno osservato come, dietro il cambiamento delle espressioni geniche osservato, ci sono anche modifiche a livello epigenetico nel genoma delle cellule analizzate.

Riferimenti: Nature Neuroscience

 

 

L'opinione

6 Luglio 2014

Carissimo Vitale,

ho visto il sito, che mi piace molto, sia nella veste grafica sia nei contenuti. Consulterò di sicuro periodicamente, tra le altre, la parte ControInformazione, dove ho ritrovato temi che mi interessano in modo particolare (dai costi dei beni comuni alla catastrofe ambientale di Taranto, per troppo tempo ignorata anche da buona parte della sinistra ....).

La presenza non solo di argomenti legati all'autismo mi sembra un valore aggiunto.

Ho visto poi il video e la lettera che ha scritto quasi 20 anni fa e non posso che registrare che la stessa lettera e le stesse espressioni di sdegno potrebbero essere scritte ed espresse oggi per le tante situazioni in cui le cose sono rimaste quelle di allora.
Sono però - o almeno voglio essere - ottimista e credo che qualcosa è cambiato, anche se il cambiamento è a macchia di leopardo e ancora lontano dall'obiettivo, che non dobbiamo mai stancarci di perseguire, dell'estensione reale a tutti dei diritti all'istruzione, alla salute, all'autodeterminazione. Denuncio in tutte le occasioni, nella mia posizione - certo più "comoda" - di operatore, questa negazione di diritti delle persone con autismo, tuttavia voglio anche continuare a mostrare che un'altra strada è possibile, che si può fare meglio e di più, in parte con le stesse risorse di oggi, in parte mettendo sul serio al centro dell'agenda politica (in modo concreto) il tema dei diritti di tutti coloro che lottano quotidianamente per ottenerne il rispetto.

Bello vedere Gabriele come turista nel video sul viaggio!

Un caro saluto e grazie per le finestre sul mondo che il suo sito ci apre.

Maurizio Arduino

Condividi su

FacebookTwitterGoogle BookmarksLinkedin