COME ERAVAMO... E COME SIAMO RIMASTI? (Parte terza)

Nel dicembre 2003 (si avviava a conclusione il cosiddetto “Anno del disabile”) fui invitato a un dibattito televisivo. Lo ripropongo integralmente (scusandomi una volta ancora per la presenza di un intermezzo pubblicitario) in questa che è la terza e ultima parte del mio reportage. Mi permetto di segnalare la testimonianza, che ancora oggi definisco stupenda, di Rosaria – la mamma della “ragazza scesa dalla luna” – che, con umanità e fierezza, testimonia la sua difficile condizione. Invito anche ad ascoltare l’ultimo intervento telefonico di un telespettatore: un padre di settantasette anni con una figlia di quarantatré. Quando si parla del “dopo di noi” occorrerebbe farlo dando sempre voce alle realtà delle persone, invece delle rituali banali illustrazioni “dell’esperto” di turno. Sono trascorsi quattordici anni. La mia impressione è che questo dibattito si è svolto ieri…

Ma, allora, il tempo si è fermato?

COME ERAVAMO... E COME SIAMO RIMASTI? (Parte seconda)

A maggio 2012 fu pubblicato “Io e Gabriele”, un libro al quale sono rimasto profondamente legato. La presentazione avvenne in un contesto prestigioso (permettetemi di chiamarlo così): la “Fiera del Libro”.

Condotto da Luca Ponzi (giornalista RAI) il filmato ripropone ora quell’evento (purtroppo si apre quasi alla fine del mio intervento…). Vi invito ad ascoltare, oltre a quello di don Gallo, i contributi di Gianni Oliva (all’epoca assessore provinciale all’istruzione) e di Tiziana Deacetis (allora presidente di Angsa Piemonte). Oliva, ex Preside, mette tra l’altro in evidenza la drammatica carenza degli organici nella scuola finendo, sette anni dopo, per avallare in pieno la denuncia che avevo fatto in proposito (vedi il filmato precedente). Sarà interessante seguire anche il dibattito, perché contiene importanti spunti di riflessione.

Quando Luca Ponzi chiuderà la serata il filmato, di fatto, potrà dirsi concluso, perché gli ultimi dieci minuti riguardano praticamente, il saluto e la firma di autografi. Io mi scuso di ciò ma, per evidenti ragioni affettive, ho preferito non tagliare la registrazione. Confido nella comprensione di tutti!

Come eravamo... E come siamo rimasti? (Parte prima)

PREMESSA

Ho recuperato, all’interno di un baule impolverato sistemato in cantina, delle vecchie cassette VHS con filmati di alcuni miei interventi, i primi dei quali risalgono addirittura al 1995, diciannove anni fa!

Non vuol essere per me una scelta di semplice amarcord ripercorrere un periodo così lungo e importante della mia vita. Riversare quelle cassette nei moderni DVD, in modo da rendere disponibile un formato MP4 per la riproduzione su You Tube, significa solo provare a tracciare un bilancio, parziale ma significativo, di un’esperienza complessa e lacerante che però può aiutare a capire meglio anche l’oggi.

A partire dal titolo che ho dato al post è interessante capire se, e come, molti degli impegni che furono assunti, vent’anni fa, a livello istituzionale, si sono poi realmente tradotti in prassi efficaci e consolidate.

Sarà una rivisitazione, mi auguro interessante, divisa in tre parti, il cui inizio risale addirittura a quando Gabriele frequentava la terza media. Quell’anno, avrete modo di vederlo, fu contrassegnato da un pesante ridimensionamento degli organici della scuola, in particolare nell’area del sostegno (oggi la realtà e diversa?).

Il coordinamento dei genitori, un comitato nato spontaneamente a Torino e in altre città della penisola, fu protagonista di una vasta mobilitazione in risposta alle misure decise.

PRESENTAZIONE DEL FILMATO

Il dibattito, che dà inizio al filmato, ripercorre quei momenti. Vi partecipano, oltre al sottoscritto, un insegnante di sostegno, una Preside e una dirigente del Provveditorato agli Studi.

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