DAL SOSTEGNO AI SOSTEGNI

Il successo formativo che, come è stato detto, si rende possibile attraverso l’elaborazione di obiettivi semplici, limitati, graduali, progressivi, tramite tentativi e aggiustamenti continui degli apprendimenti, rende ormai urgente il passaggio ad una visione più allargata rispetto a quanto è avvenuto finora, nella consapevolezza che l’obiettivo comune si realizza con lo sforzo di tutti.

Diventa fondamentale il passaggio concettuale che sostituisca l’insegnante di sostegno con i “sostegni”, intesi come insieme di strumenti, operatori, energie, risorse. Coordinati, legati a precise situazioni contestuali, ai vari operatori protagonisti in quel momento, in quella realtà specifica scolastica e sociale in cui si intende realizzare l’integrazione di questi allievi.

Alle citate condizioni sono sostegni non solo la comunità, il gruppo sociale e scolastico, il gruppo classe, il tutoring ma anche la documentazione, l’organizzazione degli spazi e i corsi di formazione; gli incontri tra operatori coinvolti, tra questi e i medici, con i genitori. Sono un sostegno le valutazioni collettive periodiche ecc.

Insomma i sostegni sono tanti e chiamano in causa anche altre realtà. Richiedono l’apporto congiunto e sinergico di diversi contributi, sia da parte delle strutture dell’Amministrazione centrale e periferica, che da parte di organi rappresentativi, livelli istituzionali (Ministero della Salute, Ministero del lavoro, Ministero delle Tecnologie), enti locali, associazioni operanti nel settore dell’integrazione delle persone con disabilità, ecc.

 

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