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TEST NUOVO CORONAVIRUS: ANALISI RAGIONATA.

Da Laura Mazzantini ricevo e pubblico volentieri l'interessante articolo che ha scritto. 

 
TEST NUOVO CORONAVIRUS: ANALISI RAGIONATA.

ll test per il COVID-19, il tampone, si basa sulla PCR (reazione a catena della polimerasi), tecnica inventata da Kary Mullis nel 1983. Questa tecnica rivoluzionaria permette di trovare piccoli frammenti di DNA o RNA ed amplificarli. Tuttavia, la PCR presenta dei limiti di utilizzo per le diagnosi di infezione (1), perchè trovare frammenti di acido nucleico, appartenenti ad un microbo, in un soggetto, non vuol dire che effettivamente ci sia in corso una infezione: potrebbe trattarsi solo di frammenti di microbi morti, incapaci di provocare una malattia.
La PCR può rilevare un organismo morto, che può essere presente per settimane dopo che il paziente smette di mostrare i sintomi; quindi non è chiaro se questo significhi la persistenza dell'infezione. Il rilevamento di un organismo morto in questa fase potrebbe non avere rilevanza clinica (1).
In pratica tracce di microbo potrebbero residuare per molto tempo dopo l'infezione oppure potrebbero essere presenti in un soggetto per contaminazione; ovvero potrebbe esserci la presenza di questi frammenti in un soggetto che si è contaminato con gli stessi, anche senza che ci sia mai stata un infezione. Nel caso del COVID-19 la PCR rileva l'RNA del virus, ma la presenza di RNA non equivale all'infettività, a meno che non ci sia la prova che il virus può essere isolato e coltivato da un particolare campione (2).
Bisogna quindi provare che il virus sia attivo e capace di infettare. Secondo il prof Martin Haditsch l'infezione è definita come la prova di un agente infettivo e la prova della moltiplicazione di questo agente all'interno del corpo, per cui è lecito chiedersi, dato che la PCR rileva gli acidi nucleici e non può dimostrare la moltiplicazione dell'agente infettante, come possa essere esclusa la contaminazione (3).
Il test per il COVID-19 non dovrebbe essere usato per la diagnosi, secondo nota del CDC e sempre secondo l'ente pubblico americano la sua accuratezza è variabile. I valori predittivi positivi e negativi sono fortemente dipendenti dalla prevalenza. Risultati falsi negativi sono molto comuni quando la prevalenza della malattia è alta. risultati falsi positivi sono molto comuni quando la prevalenza della malattia è moderata o bassa (fonte CDC). in altre parole se testo una popolazione malata è molto probabile che i risultati negativi che ottengo siano inattendibili, mentre se i risultati positivi sono molti, vengono ritenuti attendibili. Quindi se il test mi da tanti negativi in questa situazione è molto impreciso, mentre se mi da tanti positivi è considerato molto preciso e viceversa. Questo la dice lunga sulla precisione dei test.
Ma come faccio a discriminare un risultato vero da uno falso per un test diagnostico? Devo rifarmi ad uno standard di riferimento, cioè ad una metodica di analisi che so per certo che è precisa al 100% o che sia la migliore possibile riconosciuta dalla comunità scientifica convenzionalmente e unanimemente e sulla cui base confrontare tutti gli altri test. Mi occorre in pratica una prova definitiva che ci sia un' infezione. Tuttavia non esiste un test standard perfetto per la diagnosi di COVID-19 a cui confrontare gli strumenti diagnostici (4).
In virologia questo standard di riferimento per identificare qualsiasi virus è l'isolamento in coltura cellulare e l'identificazione con anticorpi specifici. Si trasferisce in pratica il suddetto virus prelevato dal materiale infetto, in alcune cellule coltivate in vitro; successivamente si identifica con anticorpi specifici per sapere che è proprio quel particolare virus e non un altro. L'isolamento dei coronavirus umani nella coltura cellulare non viene eseguito abitualmente a scopo diagnostico a causa della mancanza di linee cellulari permissive, tempo per i risultati, requisiti di manodopera e competenza e mancanza di antisieri commerciali per la conferma della coltura (5).
In pratica non si dispone di linee cellulari che permettono la moltiplicazione ottimale dei coronavirus umani, di tutti i coronavirus umani dal raffreddore al COVID-19 e non si dispone di anticorpi specifici per identificarli, quindi nessuno scienziato può dire con certezza di quale coronavirus si stia parlando. Tuttavia l'isolamento del virus nelle colture cellulari è fondamentale per ottenere isolati per la caratterizzazione e per supportare lo sviluppo di vaccini e agenti terapeutici (5). Senza uno standard di riferimento non si possono ottenere isolati del virus che permettono uno sviluppo efficace di farmaci antivirali e vaccini. Nessun farmaco efficace e nessun vaccino all'orizzonte quindi, almeno per ora. Alla luce di tutto questo non si ha nessuna prova che i morti per COVID-19 siano morti proprio per COVID-19 e non per un' altra infezione. Non è del resto da escludere che molti dei morti per coronavirus siano deceduti per altre cause non infettive. Nei rilievi autoptici di alcuni morti per insufficienza respiratoria acuta attribuita al COVID-19 non sono stati identificati evidenti casi di inclusione virale intranucleare o intracitoplasmatica (6).
Le inclusioni virali sono lesioni tipiche delle malattie virali come la rabbia o il vaiolo osservabili con il microscopio ottico in sede anatomopatologica; queste lesioni tipiche non sono state rilevate su molti dei campioni autoptici di morti per COVID-19. In conclusione non si può affermare con certezza nè che l'epidemia da COVID-19 sia effettivamente sostenuta solo da un particolare agente specifico nè che la natura dell'epidemia sia solo ed esclusivamente infettiva. Il ministero della salute e i principali enti di salute pubblica dovrebbero tener conto di queste dinamiche.
 
Laura Mazzantini
 
Riferimenti:
 
(1) suggest repeat testing and/or testing with antigen detection methods and/or other well-established DNA-amplification test. Monterey county public Health laboratory
 
 
(2) ECDC Technical report guidance for discharge and ending isolation in the context of wide spread community transmission of COVID-19 first update 8/04/2020
 
(3) virologydownunder.com. What does a positive PCR result mean.....or not mean, Ian. M. Mackay 19/02/2019)
 
(4) fact sheet COVID-19 disease (SARS-CoV-2 virus) sciensano
(
5) laboratory diagnosis of emerging human coronavirus infections-the state of art Michael J. Loeffelholz et Yi-Wei Tang Emerging microbes & Infections 20/03/2020
 
(6) Report of the WHO-CHINA joint mission on coronavirus disease 2019 (COVID-19) 16-24/02/2020
 

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