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Vita indipendente e disabilita’: quanto siamo lontani dai diritti di base?

6 Maggio, fonte disabili.com

(…) Il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottando misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società, anche assicurando che:

(a) le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione
(b) le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione;
(c) i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni è sancito dall’articolo 19 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità.  


Nella nostra realtà italiana, quello a una piena determinazione del dove, come e con chi vivere, da parte di una persona con disabilità, è ancora un obiettivo parecchio lontano. 
Su questo fronte, il movimento che promuove e sostiene la Vita indipendente, sottolinea in particolare la necessità di staccarsi dall’idea di disabile come persona da “sistemare” con una presa in carico e cura attraverso interventi assistenziali in servizi residenziali. Tuttavia, come dichiara l’European Network Independent Living,Vita Indipendente non significa che vogliamo fare tutto da soli e che non abbiamo bisogno di nessuno o che vogliamo vivere in isolamento. Vogliamo vivere come, dove e con chi si vuole, frequentare le stesse scuole del quartiere, usare gli stessi autobus che usano i nostri vicini di casa, fare lavori che sono in linea con la nostra formazione e con i nostri interessi. Vogliamo essere protagonisti nel vivere la vita.” Il concetto, in sostanza, è quello del Nulla su di noi, senza di noi

 

Una delle modalità applicative di questo indirizzo è l’assistenza personale autogestita e autodeterminata mediante l’utilizzo di un finanziamento alla persona disabile allo scopo di consentirle di esercitare le proprie libertà. Tale finanziamento, si legge nel sito dell’Enil, è finalizzato alla creazione di rapporti di lavoro in cui il disabile è il datore di lavoro e dà le istruzioni ai propri assistenti personali.