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DAMA, nuovo modello per l'accoglienza medica

ansa.it

Un modello il cui seme è stato piantato in Lombardia nel 2000 e che ora, ventidue anni dopo, arriva anche in Valle d'Aosta. È il progetto Dama e riguarda l'accoglienza medica e i percorsi diagnostici terapeutici differenziati dedicati ai disabili gravi e gravissimi, con grave disabilità intellettiva, comunicativa e neuromotoria. Il progetto è nato all'ospedale San Paolo di Milano e negli anni si è diffuso in alcune regioni fino a creare una rete nazionale.
Oggi arriva anche in Valle d'Aosta e il suo cuore sarà nel Day hospital multidisciplinare dell'ospedale Umberto Parini di Aosta. «Ci sono persone che hanno gli stessi diritti di tutte le altre che non riescono ad accedere agli ospedali come gli altri per come sono strutturati gli ospedali», spiega Filippo Ghelma, il direttore di Dama dell'Ospedale San Paolo. Fra i punti caratterizzanti ci sono la creazione di «un call center - prosegue Ghelma - a cui rispondono sempre le stesse persone» e «un'equipe dedicata con medici e infermieri "facilitatori" al servizio dei colleghi e delle persone».

Gli obiettivi In Valle d'Aosta «sono 4.909 le persone con una disabilità lieve o grave», aggiunge la dirigente della struttura regionale Invalidità e tutele, Gabriella Furfaro, e il modello Dama punta fra le molte cose anche a evitare ricoveri e accessi in Pronto soccorso. «Si tratta di un progetto concreto» dove è «fondamentale la comunicazione, con tutti i pazienti - commenta l'assessore alla Sanità Roberto Barmasse - perché in un momento di difficoltà: dobbiamo trovare qualcuno che sappia accoglierci e questo vale ancora di più per una persona disabile, che è ancora più fragile».
Il progetto «avrà delle fasi - precisa il direttore sanitario dell'Usl della Valle d'Aosta Massimo Uberti - e richiede di cambiare il modo di organizzarsi e di pensare all'assistenza. Non serve mettere in campo tante cose in più, significa affrontare i problemi in un altro modo: si tratta di adattamenti ragionevoli».
La sede Al Parini è stato scelto il Day hospital multidisciplinare «perché ha facilità di accesso - aggiunge la responsabile del reparto, Cinzia Gianonatti - e punteremo a una presa in carico globale del paziente, con un progetto personalizzato diagnostico e terapeutico». Per Roberto Grasso, presidente del coordinamento Disabilità della Valle d'Aosta, è un «progetto in cui vincono tutti» mentre l'invito alle associazioni di Corrado Adamo, del coordinamento nazionale famiglie con disabilità, è «porre l'accento sulle famiglie nei contributi al progetto».
 

https://www.ansa.it/valledaosta/notizie/2022/10/04/disabili-arriva-in-valle-daosta-il-modello-dama_6239d212-5265-40b9-a8a8-3ec85dccd8a3.html

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