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Scoperto il gene responsabile dell’autismo: lo studio dell’Università di Torino

fonte "La Stampa"

Lo studio è basato sulle nuove tecnologie di sequenziamento del Dna e sullo sviluppo di modelli in vitro di cellule neuronali

Si chiama «Caprin1» ed è il nuovo gene, individuato dopo una ricerca internazionale guidata dall'Università di Torino e dalla Città della Salute di Torino, responsabile dell'autismo. Lo studio, sviluppato in collaborazione con l'Università di Colonia e recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Brain, fornisce nuove prove sulle basi genetiche dell'autismo.

La ricerca, coordinata dal professor Alfredo Brusco, docente di Genetica medica del Dipartimento di Scienze Mediche dell'Università di Torino e della Genetica medica universitaria della Città della salute di Torino, è basata sulle nuove tecnologie di sequenziamento del Dna e sullo sviluppo di modelli in vitro di cellule neuronali.

Un disturbo che compromette la socialità
L’autismo è un frequente disturbo del neurosviluppo che esordisce nei primi anni di vita e colpisce l'1% della popolazione, ed è caratterizzato da compromissione dell'interazione sociale, alterazione della comunicazione ed interessi limitati, stereotipati e ripetitivi che impediscono di interagire adeguatamente con le persone e l'ambiente. Il disturbo si manifesta con una vasta gamma di presentazioni cliniche e diversi livelli di gravità, tanto da essere definito come spettro autistico, definizione recentemente introdotta nella pratica clinica ed indubbiamente più appropriata. Questa evoluzione concettuale sottolinea che la presentazione dei disturbi dello spettro autistico è estremamente eterogenea e correlata a numerosi specifici sottogruppi clinici con specifiche basi biologiche. Negli ultimi anni, grazie ai progressi tecnologici che permettono di studiare su larga scala il genoma umano, è stata dimostrata la base genetica di molte condizioni caratterizzate da manifestazioni che rientrano nei disturbi dello spettro autistico.

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Analisi e criticità LG autismo 2022

Lettera aperta sull'aggiornamento-peggioramento della linea guida sull'autismo

Carissimi,

propongo questa lettera aperta, che sta raccogliendo molte firme di associazioni interessate. L'abbiamo fatta oggi insieme a FIDA  (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ), che raccoglie le adesioni delle associazioni interessate. 
Si riferisce alle proposte inviateci dall'ISS in qualità di stakeholders il 27 novembre scorso
Cordiali saluti

Carlo Hanau 

La lettera è scaricabile cliccando sul link

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Senza diagnosi - L'autismo invisibile delle donne

Ludovica Merletti e Chiara Nardinocchi - La Repubblica

In parte escluse dalla ricerca scientifica e penalizzate da pregiudizi culturali, così ogni anno migliaia di bambine nello spettro non sono individuate. Disturbi alimentari, violenze e terapie sbagliate sono solo alcune delle possibili conseguenze di questo ritardo. Il racconto di chi l'ha vissuto.

Nell'immaginario collettivo esistono solo due versioni di una persona autistica. Può essere un bambino - maschio - con l'ossessione dei treni: ci gioca tutto il giorno e parla, se parla, solo di quelli. Oppure un giovane adulto, un matematico o uno scienziato geniale - e ancora maschio - che conosce a memoria ogni formula, ogni elemento, ma non capisce il sarcasmo e va in crisi per ogni piccolo cambiamento nella routine.

E le femmine? Spesso dimentichiamo la loro esistenza. Del resto sono molte di meno: in Italia i bambini che ricevono una diagnosi sono oltre quattro volte più delle coetanee. Eppure, gli studiosi sostengono da anni che in realtà i maschi sarebbero “solo” il doppio, al massimo il triplo. Non sembra una grande differenza, ma nella pratica significa che continuiamo a perdere tantissime bambine per strada, migliaia ogni anno. Bambine che poi crescono, faticano sempre di più a mantenere il passo con le richieste complesse della società e spesso vengono diagnosticate con patologie che non hanno o sono solo co-occorrenze dell’asd, come disturbi d’ansia, depressione o disturbi dell’alimentazione. 

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Diario di un ragazzo autistico: "Vi racconto come ci sentiamo quando siamo in classe"

Federico De Rosa - La Repubblica

I sogni e le esperienze di un giovane abituato a parlare poco. Ma che racconta la sua vita e le sue emozioni scrivendo

Tutte le scuole elementari d’Italia stanno cominciando a sperimentare la presenza di piccoli nuovi alunni autistici perché l’incidenza dell’autismo tra i nuovi nati è in forte aumento.

Come aiutare questi nostri piccoli amici a vivere bene una scuola pensata per non autistici?

In molti casi potrebbe essere meno difficile di quanto si pensi, tenendo conto di alcune caratteristiche mentali molto diffuse tra gli autistici ed assumendo i giusti accorgimenti per gestirle.

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"Autismo e lavoro", arriva il manuale di "autoaiuto" per affrontare le sfide quotidiane

Redattore sociale

In un libro pubblicato per Edizioni Lsw, Tony Attwood e Michelle Garnett offrono tecniche di rilassamento e gestione dello stress.

Le persone con disturbi dello spettro autistico devono affrontare numerose sfide sia nel momento della ricerca di un lavoro che sul posto di lavoro come: ansia, stress, difficoltà a interagire con gli altri o nell'organizzazione del lavoro. Eppure, queste persone hanno tantissimi talenti e abilità, preziosi per la collettività. Come instaurare un clima di benessere? E come sfruttare le proprie capacità? "Autismo e lavoro" di Tony Attwood e Michelle Garnett (Edizioni Lswr), è il manuale di 'autoaiuto che permetterà alle persone con disturbi dello spettro autistico (ASD)- dichiarano gli autori- di livello 1, senza disabilità intellettiva e con linguaggio funzionale (noto in passato come sindrome di Asperger) di: imparare a gestire lo stress, a gestire i sensi, sviluppare o migliorare le proprie abilità sociali e la consapevolezza di sé e delle proprie capacità".

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