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AUTISMO, MAI PIÙ VISITE IN COMMISSIONE INPS

4 Aprile, fonte superabile.it

ufficio inps

Dal 2 aprile, le persone con autismo non dovranno più sottoporsi alla visita presso la commissione Inps per ottenere l'invalidità civile: è il "regalo che il dottor Piccioni (coordinatore generale Medico-legale dell'Inps, ndr) ci aveva promesso ed è riuscito a farci per la Giornata mondiale - riferisce Rosi Pennino, del comitato Autismo parla -, trasmettendo a tutte le sedi provinciali dell'Inps la direttiva che, di fatto, elimina un passaggio che costituiva un appesantimento burocratico, un abbrutimento umano e un onere per le casse pubbliche".

Per spiegare la novità con le parole della direttiva, "in considerazione della peculiarità del disturbo autistico, che è una sindrome comportamentale con deficit sociale che deve essere valutato da strutture specializzate e accreditate dal Ssn, si dispone che, in presenza di documentazione sanitaria probante da centri di riferimento, si debba procedere ad accertamento su atti. E' necessario infatti - continua la direttiva - evitare inutili disagi ai miniri e alle famiglie per un accertamento diretto medico legale le cui evidenze clinico-obiettive sarebbero comunque insufficienti in assenza di documentazione sanitaria attestante ripetute osservazioni nel tempo".

Si tratta di "un cambiamento enorme per noi - assicura Pennino - perché di fatto l'invalidità sarà riconosciuta sulla base delle Linee guida sull'autismo che l'Inps si è data nei mesi scorsi": in pratica, il riconoscimento dell'invalidità avverrà sulla base della diagnosi documentata da un centro o da un professionista del Servizio sanitario nazionale.

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Autismo: Rai 3 fra informazione tradita e paradosso

Da leggere. Io sottotitolerei "Cattivi Maestri"... Non so voi...

3 Aprile, fonte autismomicanoccioline.wordpress.com

Che delusione!

Attendevo con gloria la proiezione del film “Pulce non c’è“, in onda ieri sera su Rai 3 in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.
Finalmente, pensavo, si manda in onda sul piccolo schermo:  il film che racconta una storia tragica legata all’uso della Comunicazione Facilitata

Soddisfatto della denuncia di uno strumento inefficace e pericoloso... Adesso - pensavo - si metterà un freno, almeno in parte, al fenomeno nuovamente in espansione (questa è la mia sensazione) della Comunicazione Facilitata, adesso sotto il nuovo nome commerciale di W.O.C.E., che grazie ai libri scritti con la CF (e pubblicizzati dai media)ed alle lauree prese con l’uso della stessa, sta conoscendo una nuova giovinezza.

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Carissime amiche, carissimi amici

Torino, 3 Aprile

Carissime amiche, carissimi amici,

desidero ringraziarvi  per l'accoglienza calorosa che avete riservato alla mia lettera aperta  "Il 2 Aprile dell'autismo. Scrivo ai Presidenti e al Papa".

Si è verificata una straordinaria partecipazione e condivisione, testimoniate tra l'altro, sul sito, da un numero di commenti mai così alto (molto molto molto elevato è stato anche il numero di visualizzazioni su superando.it).

Numerose associazioni, numerosi siti internet, numerose pagine Facebook, hanno fatto proprio il mio articolo, presentandolo in versione integrale e in alcuni casi adottandolo come manifesto per la giornata mondiale di sensibilizzazione dell'autismo: da Angsa Torino ad Autismo Italia, da "Autismo e Società" ad Angsa Veneto, da "Luce per l'autismo" ad Angsa Novara, da Portale Autismo a tante altre realtà di cui non ricordo più (e mi scuso sinceramente) il nome.

E come dimenticare che il più importante portale nazionale, superando.it , ieri, 2 Aprile, ha addirittura aperto la sua Home Page proprio con il mio intervento? Perdonatemi se sottolineo questa circostanza con grande orgoglio: mai mi sarei aspettato questo riconoscimento... 

E' ora importante informarvi, amiche ed amici, che nel corso di un incontro promosso a Torino dall'associazione "Autismo e Società", all'interno della sua lodevole attività di formazione e informazione delle famiglie e degli operatori del settore, il pubblico in sala, alla fine del mio modesto intervento, ha proposto all'unanimità di far proprio il documento, avviando la sottoscrizione di una petizione. In altre parole ciascuno di voi, come potrete leggere nella nota redatta da "Autismo e Società", potrà - se lo ritiene - condividere l'articolo aggiungendo la propria adesione a quella di tanti altri, non necessariamente familiari con persone autistiche (penso ad educatori, insegnanti, tecnici, ecc).

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A (s)PROPOSITO DI INUTILI SPOT TELEVISIVI

3 Aprile, fonte "Blog Invisibili" (Corriere della sera), Marco Piazza

Autismo, la consapevolezza non basta

C’è qualcosa di stonato, qualcosa che non mi convince, penso guardando lo speciale che Raitre manda in onda in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. La stessa sensazione l’avevo avuta poche ore prima, al Maxxi di Roma, dove il giornalista Gianluca Nicoletti aveva organizzato un grande evento intitolato “I nostri figli sono opere d’arte”. Lì, mentre i ragazzi autistici (tra cui Tommy, figlio di Nicoletti) dipingevano il cartellone che verrà esposto nella sede delle Nazioni Unite, i genitori prendevano parte ad un dibattito nel quale, per una decina di minuti, erano intervenute ben due ministre della Repubblica: la titolare della Salute, Beatrice Lorenzin e quella della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini. Le due, accanto ad un Nicoletti visibilmente (e giustamente) soddisfatto, avevano firmato un accordo che, già nell’immediato futuro, dovrebbe assicurare migliori condizioni scolastiche per gli studenti autistici.

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Il 2 Aprile dell’autismo: scrivo ai Presidenti e al Papa

Ringrazio di cuore la redazione di superando.it per l'amichevole ospitalità concessa a questa lettera - documento

di Gianfranco Vitale

Egregio Presidente Mattarella,

mi chiamo Gianfranco Vitale, sono il padre di Gabriele, una Persona autistica di trentaquattro anni.

Scrivo a te, e contestualmente a Matteo Renzi e a papa Francesco, in occasione del 2 Aprile, giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, perché ritengo importante che anche questa problematica, e le persone che ne soffrono, entrino – a pieno titolo – attraverso quelle porte del Quirinale che, saggiamente, tu hai preteso fossero sempre aperte.

Nel tuo discorso di investitura del 3 febbraio, Presidente, hai, tra l’altro, detto: “Garantire la Costituzione […] significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità” […]. E’ necessario applicare questo principio, farlo vivere giorno per giorno”…

Caro Sergio, quante volte – invece – soprattutto a causa della mancanza di una vera cultura del rispetto della diversità, vediamo i nostri figli trattati non come persone bensì (se e quando va bene, nel senso che non ci sono, per esempio, gravi atti di bullismo o di vera e propria discriminazione e sopraffazione nei loro confronti) etichettati solo come “disabili”, “handicappati”, “invalidi”, “fuori di testa”.

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