Ricevo e pubblico volentieri
21 Maggio, Rosa Mauro
Riprendo l’intervento di Carlo Hanau su superando.it. E’ davvero utile venire a conoscenza delle realtà virtuose che esistono in Italia sul terreno dell’autismo… Come è stato sottolineato, noi genitori, non iscritti ad una associazione, non sempre abbiamo modo di saperlo… Si è chiesto, dottor Hanau, se sarebbe utile rendere l’opera di diffusione più capillare?
Mi permetto qui di evidenziare che non trovo corretto continuare a sottolineare l’appartenenza o meno alla sua associazione, l’essere o non essere membro attivo della stessa. Dico questo perché ANGSA dovrebbe (deve) tutelare tutti, non solo i suoi membri, attivi o meno che siano. Ne consegue che il fatto che io ne faccia o meno parte dovrebbe essere ininfluente ai fini del lavoro dell’associazione: essa dovrebbe adoperarsi, di fatto, per la tutela dei diritti dei soggetti con autismo e delle loro famiglie, indipendentemente se ne sono noti i nomi attraverso una tessera o altro.
Probabilmente una campagna di informazione meno autoreferenziale potrebbe far conoscere la realtà anche a chi magari non ne è al corrente. Il fatto che di leggi e proposte sia scritto sull’organo che arriva solo agli iscritti implica che tale informazione non sia veicolata come dovrebbe. Non è un rimprovero ma un suggerimento…
Aggiungo un secondo elemento di riflessione: non sempre si può conoscere il motivo per cui si fa o meno parte di una associazione e perché si combatte, talvolta, in una maniera piuttosto che in un’altra. Non avendo nulla da nascondere, porto qui le mie motivazioni…