Centro per l'autismo, ci sono 400mila euro ma non il progetto
Milena Bonaparte - Il Corriere Adriatico
Pochi posti disponibili nei centri diurni, terapie riabilitative costose, numero di sofferenze in crescita, famiglie sempre più in affanno. Accende un faro con bagliori allarmanti Maruska Palazzi, pedagogista dell'Università di Urbino e Garante per i diritti delle persone disabili con sede allo sportello Informa&Servizi del Comune, in piazza del Popolo.
Il nodo
Il nodo da sciogliere è in particolare quello dei giovani autistici che escono dalle scuole secondarie nei distretti sanitari della provincia, studenti per i quali non sono abbastanza le strutture che offrono servizi durante il giorno e supporto alle famiglie. In realtà la soluzione per arginare l'emergenza ci sarebbe già, ma è al momento arenata: il nuovo Centro diurno e residenziale per l'autismo, finanziato cinque anni fa dalla precedente amministrazione della Regione con 400.000 euro, da aprire a Pesaro nell'ex asilo delle vie Vatielli e Alfano, attende che l'Asur elabori il progetto preliminare necessario al Comune per la variante urbanistica legata alla destinazione d'uso dell'area. Una difficoltà che non prospetta rapide vie d'uscita, tenuto conto dell'impasse organizzativa per l'arrivo della nuova Azienda sanitaria territoriale Pesaro Urbino e l'accorpamento con Marche Nord.