Autismo: dal linguaggio fiabesco alla realtà
https://volerelaluna.it/societa/2023/09/15/autismo-dal-linguaggio-fiabesco-alla-realta/
15-09-2023 - di: Gianfranco Vitale
Chiamare “speciali” le persone autistiche è espressione di un linguaggio irreale, prima ancora che ambiguo. È una delle tante etichette che vengono appiccicate agli autistici, incuranti del rischio di seminare confusione e di banalizzare una realtà che, al contrario, è molto complicata, visto che l’autismo altro non è che l’abisso esistente tra una vita normale e un’esistenza profondamente e (spesso) drammaticamente “altra”. Dire “mio figlio è speciale” confonde e non aiuta a capire nulla di questo abisso. È una chiave, bella e luccicante finché si vuole, che però non gira nel buco della serratura. Dire più semplicemente “mio figlio è autistico”, senza inutili aggettivazioni, significa prendere in mano una chiave piccola, un po’ arrugginita, ma capace di aprire una porta che svela un mondo, affascinante nella sua complessità, che la gente non conosce e non ha voglia di approcciare.