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Autismo, resta ancora molto da fare ma intanto è giusto continuare a sorridere

Andrea Polo - Il Fatto Quotidiano 

Mio padre ha fatto il medico per più di 40 anni e, dalle prime guardie mediche fino ai tanti giorni passati in ospedale, ne ha viste davvero tantissime; ma se gli chiedevi di raccontarti un episodio che lo aveva colpito, prima o poi arrivava sempre a parlare di quando era a Cagliari ad assistere ad una seduta di ippoterapia dove un ragazzo quasi adolescente, affetto da autismo e che mai aveva parlato, faceva le sue ora in sella ad uno splendido cavallo. Mio padre era seduto sugli spalti attorno alla pista e, accanto a lui, sedeva in silenzio il padre del ragazzo, che guardava suo figlio con un misto di apprensione e speranza.

Alla fine di quell’ora di ippoterapia, una delle tante che il ragazzo aveva fatto, accadde qualcosa di importante; sceso dalla sella andò verso suo padre e, guardandolo, gli disse semplicemente: “papà”. Era la prima volta che accadeva, era la prima volta che quel padre sentiva la voce di suo figlio pronunciare quella parola. Inutile dirvi quale fu l’emozione, non solo dell’uomo, ma anche di mio padre e, ammetto, anche mia nello scrivere ora queste cose.

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Diario di un ragazzo autistico. Federico: "Vi spiego perché amo il silenzio".

Federico De Rosa - Il Fatto Quotidiano 

I sogni e le esperienze di un giovane abituato a parlare poco. Ma che racconta la sua vita e le sue emozioni scrivendo

Sento spesso dire di noi persone autistiche non verbali che saremmo poco inclini ad una presenza attiva nelle situazioni e nelle relazioni, più inclini a vivere isolati in un nostro mondo difficilmente accessibile a voi non autistici. Ora, io non è che voglia dire che non sia vero ma solo vi proporrei di considerare le cose anche dal mio punto di vista.

Mi capita spesso che dei non autistici vogliano coinvolgermi ma quasi sempre cercano di farlo nel loro modo e non nel mio. Inoltre ritengono che il loro modo sia l'unico possibile. Quindi vengo travolto da una valanga di stimoli sensoriali prodotti dal non autistico e più è in ansia per il mio autismo, più stimoli produce: alza tono e volume della voce, accentua le espressioni del volto e in casi estremi gesticola anche con le mani.

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Centro per l'autismo, ci sono 400mila euro ma non il progetto

Milena Bonaparte - Il Corriere Adriatico

Pochi posti disponibili nei centri diurni, terapie riabilitative costose, numero di sofferenze in crescita, famiglie sempre più in affanno. Accende un faro con bagliori allarmanti Maruska Palazzi, pedagogista dell'Università di Urbino e Garante per i diritti delle persone disabili con sede allo sportello Informa&Servizi del Comune, in piazza del Popolo.

Il nodo

Il nodo da sciogliere è in particolare quello dei giovani autistici che escono dalle scuole secondarie nei distretti sanitari della provincia, studenti per i quali non sono abbastanza le strutture che offrono servizi durante il giorno e supporto alle famiglie. In realtà la soluzione per arginare l'emergenza ci sarebbe già, ma è al momento arenata: il nuovo Centro diurno e residenziale per l'autismo, finanziato cinque anni fa dalla precedente amministrazione della Regione con 400.000 euro, da aprire a Pesaro nell'ex asilo delle vie Vatielli e Alfano, attende che l'Asur elabori il progetto preliminare necessario al Comune per la variante urbanistica legata alla destinazione d'uso dell'area. Una difficoltà che non prospetta rapide vie d'uscita, tenuto conto dell'impasse organizzativa per l'arrivo della nuova Azienda sanitaria territoriale Pesaro Urbino e l'accorpamento con Marche Nord.

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L'Australia Meridionale apre la strada nominando il primo Viceministro per l'autismo del Paese

Rebecca Wilson -  Glam Adelaide

Traduzione di Ileana Vitale

Emily Bourke è stata nominata Viceministro per l'Autismo. La signora Bourke - che è anche Viceministro del Premier - sarà responsabile dell'attuazione delle politiche sull'autismo del governo statale.

La Bourke è il primo membro del Governo nel Paese a cui è stata affidata la responsabilità esclusiva di garantire che la comunità autistica sia rappresentata.

"Dopo anni di rivendicazioni da parte della comunità autistica, attraverso emails, lettere, telefonate e forum - per chiedere un cambiamento - posso dirvi: questo governo ascolta. E vi abbiamo ascoltato", dice il Ministro Bourke. 

"Sono mamma di tre figli, quindi so che ogni genitore e caregiver vuole che il proprio figlio raggiunga il suo potenziale individuale. Ma non ho vissuto esperienze con l'autismo. Ecco perché istituirò l'Autism Education Advisory Group e lavorerò con la comunità autistica per avere consigli, riformare e apportare cambiamenti. Insieme, possiamo farcela".

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Viaggi. ITA Airways: una simulazione per aiutare i passeggeri con autismo

Claudia Carucci - La Stampa 

La compagnia aerea organizza un percorso di familiarizzazione con l'esperienza del viaggio. I partecipanti e i loro familiari vengono guidati dal personale esperto in una avventura estremamente realistica così da sciogliere le insicurezze collegate ai "misteri" del volo.

Tom Cruise alias Charlie ce la mette tutta, ma non ce la fa a convincere il fratello Raymond a salire insieme a lui sull'aeroplano che deve portarli a Los Angeles. "Fliying is dangerous, flying is dangerous", gli ripete ossessivamente Dustin Hoffman alias Rainman, in quella indimenticabile scena del film che gli è valso un Oscar per la sublime interpretazione di un uomo autistico.

La difficoltà nell'interagire con l'altro e nel gestire una sollecitazione troppo forte ed ecco che scatta il momento di panico, nel bel mezzo di un aeroporto, con gli urli di Ray che si oppone a fare qualcosa che lo destabilizza e lo sconvolge. Alla fine lui e Charlie dovranno abbandonare i loro piani e affittare un'automobile. Perché l'autistico Rainman è un pozzo di scienza in fatto di storia della navigazione aerea, ma sopra quelle enormi macchine con le ali, non ci vuole proprio mettere piede.

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