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Una nota

da Antonella Foglia, presidente di Angsa Marche, ricevo e pubblico volentieri

Caro Gianfranco, 

ti confesso di non credere (e con me i miei amici più stretti) che tutto quello che dicono gli "esperti" sia oro colato. So di rendermi sempre molto impopolare con queste affermazioni, ma ugualmente le porto avanti, per aver vissuto (e vivere) sulla mia pelle, e soprattutto su quella di mio figlio, il fatto che la ricerca biomedica, non strettamente genetica, è oggi in Italia del tutto inadeguata. Nè scorgo in proposito un impegno concreto con la legge: le regioni la debbono fare?

Qui si sottovalutano tutti i problemi medici di cui soffrono le persone autistiche... Io non voglio che mio figlio sia seguito da uno psichiatra, e non trovo un immunologo o un gastroenterologo che se ne occupi. Sono dovuta venire per anni a Torino dal professor Balzola per avere qualcuno che non mi ridesse in faccia.
Sono una biologa: riconosco gli esami alterati, eppure nessuno li considera...
Ci sono valanghe di studi mondiali (ma non italiani) su carenze di vitamina D, sistema immunitario, gastroenterico, metabolico che sottolineano alterazioni in sottogruppi di persone autistiche, ma gli psichiatri (o meglio, i neuropsichiatri infantili) non vogliono mollare l'osso. Esiste solo ABA e riabilitazione (su cui non discuto)!
 
Qui nella mia regione abbiamo dovuto quasi ribaltare il tavolo per far inserire almeno un immunologo e un gastroenterologo nel comitato scientifico ufficiale regionale... Scusa la mia foga, ma sono troppo arrabbiata per la superficialità (o forse convenienza) con cui si sottovalutano i problemi medici dei nostri figli. E con questo non voglio dire che tutti ne soffrano, o che bisogna affidarsi al primo che capita, ma che è un dovere accertarsene, e prendersene cura. Ti parla una il cui figlio è un compendio di questi problemi, di cui nessuno vuole farsi carico. 
Non so se sono riuscita a spiegarmi, non è facile se uno ha la fortuna di non incapparci, ma stai pur certo che almeno un terzo delle persone autistiche (e molti figli di amici) ne sanno qualche cosa... Però non smetterò mai di leggere, informarmi e cercare, anche se è proprio questo che la maggior parte dei cosiddetti specialisti dell'autismo non gradiscono affatto.