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Un’altra prova che il vaccino trivalente Mpr non provoca l’autismo

"L'autismo è trattabile". Era questo il titolo intrigante di un filmato che mi è stato segnalato... Visualizzandolo ho capito fin dalle prime battute che si trattava, in realtà, della difesa strenua della correlazione vaccino trivalente - autismo, sulla quale questo sito, e grazie a Dio spazi scientificamente ben più accreditati, si sono spesi in passato, sostenendone l'oggettiva infondatezza (è di queste ore l'ennesima conferma che giunge dalle autorità scientifiche internazionali. In proposito riporto uno dei tanti articoli rintracciabili in rete).

Io credo che all'appassionato intervento della mamma protagonista del filmato si possa, e soprattutto si debba, replicare non con scomuniche (peraltro troppo facili) ma adducendo argomenti di spessore scientifico, che demoliscano credenze ahimè tutt'altro che rare. E' questa la ragione per la quale "laicamente" ho scelto di proporre "entrambe" le posizioni [G V.]

fonte http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/04/21/vaccino-trivalente-mpr-no-autismo/

Lo ha ribadito tantissime volte la comunità scientifica. Lo hanno confermato anche i tribunali. E ve lo abbiamo raccontato anche noi: il vaccino trivalente Mpr (quello contro morbillo, rosolia e parotite) non provoca né ha alcun legame con l’autismo, checché ne dica Andrew Wakefield. Oggi la scienza si è espressa ancora una volta. E le conclusioni sono, se possibile, ancora più apodittiche: non c’è alcuna associazione tra vaccino Mmr e insorgenza di autismo, neanche nei bambini più predisposti. Lo hanno scoperto i medici di Lewin Group, a seguito di uno studio condotto su quasi 100mila pazienti pediatrici negli Stati Uniti. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association.

Ecco i numeri, fondamentali per sottolineare l’assenza di collegamento. Il 2% dei bambini coinvolti nello studio (1.929), spiegano gli scienziati, aveva un fratello o sorella maggiore con disturbo dello spettro autistico. Il 6,9% di questi (134) ha sviluppato la malattia durante lo studio, a fronte di una percentuale di vaccinati pari all’86%. Al contrario, è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico solo all’1% dei bambini (860) che non avevano sorelle o fratelli con la sindrome. Il 92% di questi ultimi (86.063) aveva ricevuto, entro il compimento del quinto anno d’età, il vaccino Mmr.

Le cifre, dunque, parlano chiaro: “Coerentemente con gli studi condotti su altre popolazioni”, spiega Anjali Jain, una degli autori del lavoro, “non abbiamo osservato alcuna correlazione tra vaccinazione Mmr e aumento di rischio di sviluppare autismo nei bambini. E ancora: non abbiamo trovato alcuna prova che la somministrazione di una o di entrambe le dosi del vaccino sia correlata con un aumento di rischio di autismo anche per soggetti con familiarità per la malattia”.

Caso chiuso.