Stampa

Insegnare ai bimbi autistici a relazionarsi con gli altri attraverso i compagni di classe

16 Aprile, fonte it.blastingnews.com

Uno studio americano dimostra che i bambini autistici possono imparare competenze sociali dai compagni di classe.

Accanto agli studi che tentano di svelare le cause genetiche e le cause neurobiologiche dell'autismo e a renderne più precoce la diagnosi, ve ne sono altri tesi a valutare scientificamente l'impatto di speciali programmi educativi da attuare nelle scuole. Un recente studio ha dimostrato che i bambini affetti da autismo possono essere educati a comunicare con gli altri grazie all'aiuto dei compagni di classe. La ricerca è stata condotta da un gruppo di psicologi dell'Università del Kansas e dell'Università di Washington, è stata finanziata dal ministero dell'istruzione americano e pubblicata di recente sul Journal of Autism and Experimental Disorders.  

Le caratteristiche dello studio. Lo studio è durato ben 4 anni e ha coinvolto 95 bambini affetti da disturbi dello spettro autistico frequentanti la scuola materna o elementare suddivisi in due gruppi. I bambini autistici appartenenti al primo gruppo sono stati affiancati da due o tre compagni di classe che, sotto la supervisione di insegnanti e logopedisti, si sono impegnati a insegnare loro competenze sociali e comunicative. Un secondo gruppo di 36 bambini autistici è stato inserito in una classe tradizionale ed è stato considerato come gruppo di controllo.

 Il metodo applicato. Il trasferimento di competenze sociali e di comunicazione ai bimbi autistici con la mediazione dei loro coetanei si chiama Peer Mediated Intervention (Intervento mediato da coetanei) e sino ad oggi la sua efficacia è stata riportata soltanto per singoli casi. Esso si incardina su quattro punti essenziali: 1) lezioni dedicate a insegnanti e logopedisti per insegnare a trasferire le competenze comunicative; 2) indicazioni scritte e immediate per i bimbi autistici e i loro coetanei; 3) training specifico per i compagni di classe dei bimbi autistici; 4) rimandi positivi per tutti i bambini coinvolti quando vengono raggiunti gli obiettivi. Lo studio americano per la prima volta ha valutato l'efficacia di questo speciale metodo educativo su un ampio gruppo di bambini.

I risultati. "I risultati delle nostre analisi sono positivi e molto incoraggianti" afferma Debra Kamps, primo autore dello studio e impegnata da decenni nello sviluppo di strategie educative per i bambini affetti da autismo "inoltre, al di là delle valutazioni oggettive che abbiamo effettuato durante lo studio, gli insegnanti hanno osservato che i bambini autistici coinvolti nel programma speciale hanno migliorato nettamente le loro competenze sociali e il loro comportamento sia in classe che durante il pasto e la ricreazione e questi effetti sono durati anche oltre la fine del programma educativo".