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Autismo: Rai 3 fra informazione tradita e paradosso

Da leggere. Io sottotitolerei "Cattivi Maestri"... Non so voi...

3 Aprile, fonte autismomicanoccioline.wordpress.com

Che delusione!

Attendevo con gloria la proiezione del film “Pulce non c’è“, in onda ieri sera su Rai 3 in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.
Finalmente, pensavo, si manda in onda sul piccolo schermo:  il film che racconta una storia tragica legata all’uso della Comunicazione Facilitata

Soddisfatto della denuncia di uno strumento inefficace e pericoloso... Adesso - pensavo - si metterà un freno, almeno in parte, al fenomeno nuovamente in espansione (questa è la mia sensazione) della Comunicazione Facilitata, adesso sotto il nuovo nome commerciale di W.O.C.E., che grazie ai libri scritti con la CF (e pubblicizzati dai media)ed alle lauree prese con l’uso della stessa, sta conoscendo una nuova giovinezza.

E’ assurdo che la scuola (a tutti i livelli dalla primaria all’università) accetti come strumento la C. F. quando non è riconosciuta dalle LG 21 dell’Istituto Superiore della Sanità. Della serie la mano destra non sa cosa cosa fa la sinistra!

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Insomma speravo che potesse arrivare il messaggio sulla pericolosità della Comunicazione Facilitata e della sua inefficacia, infatti, in questo senso, il film sinceramente fa la sua parte.

Ma una volta che i titoli di coda sfumano nel dibattito che ne segue non si sente una parola su tale pratica, non una presa di posizione chiara e forte. Nemmeno una parola.
Ma il vero paradosso arriva alla fine della deludente trasmissione, quando il conduttore pubblicizza due libri, di cui uno è scritto  con la Comunicazione Facilitata.
Come si fa, dico io, a promuovere un tale libro dopo aver proiettato un film di denuncia contro la C. F?
Tutto questo sotto gli occhi di personaggi come Nicoletti ed Hanau, che non potevano certo ignorare che il libro “Baci a tutti” fosse stato scritto con l’uso della CF ?
Promuovere tale libro in una dibattito, che avrebbe dovuto fare informazione e nella serata del film “Pulce non c’è” è stato a dir poco vergognoso, assurdo ed ha vanificato il messaggio del film.

Per il resto nella trasmissione ho visto molti “spot” alle buone “prassi”, ma  non si è parlato di interventi di una “sicura” efficacia, come da LG21. Si è solo parlato di sport come possibilità occupazionale. Bello si, ma non basta.

Non basta certo a migliorare le aspettative di vita autonoma, non basta nemmeno a fare vera inclusione, se si fanno solo squadre solo per loro,ma posso capire che talvolta si possa anche scegliere questa strada, però sono tutte iniziative che partono dai privati, non dallo stato, che spesso non offre niente o quasi.
Hanno fatto vedere un centro messo su da un genitore (Marino)... Ma – chiedo –  è normale che un genitore debba COSTRUIRE una fondazione ed un centro semi residenziale per abilitare i figli?
L’hanno venduta come un fiore all’occhiello,ma nessuno ha fatto notare che non spetterebbe al singolo, perché non tutti possono farlo.
Si è parlato della scuola come fosse adeguata. Solo la Daniele ha provato a fare luce sul nulla che spesso viene offerto alle famiglie.
Nessun accenno per spiegare che e perché si dovrebbe parlare di “autismi” in modo da creare meno stereotipi.

Se a questo aggiungiamo che nella trasmissione Leonardo sempre su Rai 3 , ieri alle 14,50 sembra( così mi hanno detto ) che abbiano messo fra le varie cause dell’autismo anche il cattivo rapporto con la madre , rispolverando la vecchia teoria della madre frigorifero.  Adesso la frittata è completa !

Meno male tanto altro è stato fatto ieri, anche se non è finito sotto i riflettori.

Per chi non conoscesse la Comunicazione Facilitata può vedere anche: CF : Pericolosa Illusione