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Il 3 Aprile

Gianfranco Vitale

Finita la sbornia del 2 Aprile molti (Istituzioni, Servizi, Associazioni etc.) stanno rimettendo a posto, ventiquattr'ore dopo, la cassetta degli attrezzi, in attesa che la giostra riparta tra un anno. 

In questo post vi presento il mio piccolo bilancio, fatto di articoli, interviste, contributi vari (in basso troverete i link, molti dei quali inediti) che a vario titolo mi sono stati richiesti da giornaliste e giornalisti cui va il mio sincero ringraziamento per la fiducia accordatami. Avrei potuto segnalarli prima, se non proprio il 2 Aprile, quando sono stati pubblicati ben tre miei interventi su testate diverse: mi sono ben guardato dal farlo perché detesto l'autoreferenzialità e lascio che siano vecchi e nuovi marpioni, con le dovute eccezioni, a mostrarsi in queste prosaiche "celebrazioni", magari per promuovere libri, convegni, visite dal Papa e via dicendo (lo dico con grande rispetto verso Papa Francesco, che è Uomo che personalmente amo. Però per favore, caro Davide Faraone... Presidente di FIA: non prendermi per il culo perché sai bene che il problema "autismo" non si risolve in Vaticano ma in Parlamento, dove oltretutto tu sei capogruppo di un partito che strumentalmente ha già provato svariate volte ad intestarsi le battaglie sull'autismo). 

Nei giorni a ridosso del 2 Aprile ho preferito dare spazio ad altro, a post diversi che ho pensato potessero accrescere il bisogno di informazione e di formazione di cui tutti abbiamo necessità. In quegli stessi giorni sulle pagine e sui gruppi social c'è stato un crescendo di autopromozioni "in salsa blu" che, francamente, ho trovato stucchevole e a tratti deprimente.

Ora che la cassetta degli arnesi è tornata al suo posto, con il carico di lustrini, palloncini blu, foto e selfie con i notabili comunali, regionali e nazionali, tutto per le famiglie torna ad essere come prima, con il medesimo carico di solitudine e di abbandono ai quali hanno pesantemente concorso proprio gli stessi bastardi notabili che non hanno lesinato sorrisi davanti alla fotocamera di uno smartphone.

A quelle famiglie che si sono sottratte a questa indecorosa messinscena dico "grazie". Sono certo che insieme a me continueranno a lottare per un presente e un futuro migliori, perché è di lotta e di partecipazione che c'è necessità. Non sicuramente di feste e festicciole pro domo loro.

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