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Per la bambina autistica assistenti poco preparati, così è destinata a regredire

Patrizia Gariffo - La Repubblica

Per un alunno disabile è difficile stare a scuola senza figure capaci di garantire ciò che prevede il Pei. Mia figlia Giorgia, affetta da autismo gravissimo e non autosufficiente, frequenta la 3° elementare e vive questo disagio. Dall'età di tre anni apprende con strategie Aba, scienza applicata all'analisi del comportamento, pure a scuola. I suoi assistenti, adeguatamente formati, sono stati sostituiti da chi non lo era, tanto che abbiamo dovuto pagare una figura esterna per supportarli.

 

Di chi è la responsabilità di questo? Apparentemente di nessuno, ma forse di tutti. Ciò che è certo è che "l'inclusione e il diritto allo studio di un allievo non possono essere messi a rischio se una delle figure di supporto è sostituita da una con poca esperienza", dice Michela. Le figure per l'inclusione scolastica hanno un ruolo fondamentale e se non ci sono o non sono correttamente formate a pagarne le spese, pure economicamente, come si è visto, sono gli studenti e le loro famiglie. Giorgia, va a scuola ad Acireale, e necessita di un assistente alla comunicazione e all'autonomia (Asacom), un assistente igienico personale che conosca la comunicazione aumentativa alternativa (Caa), perché la bambina comunica solo così, e l'insegnante di sostegno. Prima dell'estate qualcosa è cambiata: la sua Asacom storica è andata in maternità, com'è suo diritto, ed è stata sostituita da un operatore non abbastanza esperto.

Stessa cosa è avvenuta per l'assistente all'igiene personale. A Giorgia la scuola ha assegnato un collaboratore scolastico istruito con un semplice corso di formazione insufficiente a far fronte alle sue esigenze, sebbene per studenti con gravi patologie l'operatore deve essere specializzato e inviato dagli enti territoriali, come riporta una nota dell'Ufficio scolastico regionale inviata a tutti i dirigenti. Questi stravolgimenti hanno portato la bambina a regredire nell'ambito delle sue competenze e capacità conseguite nel tempo con impegno e lavoro e grazie alle ingenti spese economiche sostenute dalla famiglia. Il suo apprendimento è basato su strategie Aba, modello d'intervento efficace consigliato dall'Iss e previsto nella sezione metodologie del suo Pei. Si tratta di tecniche cucite su misura per lei e con l'analisi del suo comportamento sono state realizzate programmazioni specifiche relative a competenze, comportamento e autonomia. Questo richiede tempo e costi economici affrontati dalla famiglia che paga le figure professionali come l'analista del comportamento e i tutor Aba. È chiaro, ma non a tutti, purtroppo, che gli studenti disabili non possono essere seguiti da operatori inesperti perché una figura non preparata può causare molti danni.

 

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