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Ecco, passo dopo passo, tutte le fasi del procedimento per ottenere le agevolazioni.

Il certificato medico
Come anticipato prima, è necessario come prima cosa richiedere un certificato al proprio medico curante, dal quale deve emergere un handicap grave come può essere l’invalidità, una completa o parziale non autosufficienza e altre malattie come cecità e sordità. Questo attestato è chiamato SS3 e deve essere redatto su un particolare modello predisposto dall’Istituto Inps, per poi essere inviato successivamente al medico dell’ente. Questo passaggio si effettua generalmente per via telematica. A questo punto il richiedente riceverà la ricevuta con il protocollo d’invio: è molto importante conservare questo documento perché sarà richiesto al momento della domanda all’Inps.

Domanda presso l’Inps
Dopo il rilascio del certificato, il richiedente deve fare domanda all’Inps entro e non oltre 30 giorni, pena la scadenza dello stesso certificato che deve essere rifatto da capo. Questa procedura riguarda sia il riconoscimento dell’handicap che dell’invalidità che dell’inabilità. 

La domanda può essere inviata tramite molteplici modalità, ad esempio mediante il sito web dell’Inps, visitando il campo dedicato ai servizi per il cittadino e inserendo lo specifico codice pin. Oppure, il richiedente può contattare il numero 803.164 del Contact Center Inps Inail; anche in questo caso è necessario possedere il codice pin.

All’interno del modulo di domanda, in tutte e tre le modalità, bisogna inserire il codice univoco riportato sulla ricevuta di protocollo d’invio. Dopo aver terminato questa procedura, si effettuano i cosiddetti accertamenti sanitari che possono essere facilmente concordati tra il richiedente e l’ente: nel caso in cui la persona non possa recarsi di persona alla visita per salute o il trasporto ne influenzi la sua incolumità, è possibile richiedere un accertamento sanitario domiciliare.

Le agevolazioni della Legge 104
Se viene riscontrata una disabilità grave, sono possibili dei benefici di questo tipo, sia per l’interessato che per chi l’assiste sono diverse le agevolazioni previste:
permessi lavorativi: sono concessi tre giorni di lavoro retribuito, sia per il portatore di handicap che per chi lo assiste, e sono frazionabili anche da un punto di vista orario;
◾congedo straordinario pagato: è possibile richiedere fino ad un massimo di due anni di lavoro retribuito;
rifiuto al lavoro di notte e ad un eventuale trasferimento;
◾possibilità di scelta della sede di lavoro, in caso di dipendente pubblico;
◾specifiche agevolazioni fiscali sull’acquisto di attrezzature, per assistenza medica, sussidi e spese mediche.

Se la persona disabile, con un’invalidità al 100%, ha difficoltà a camminare da solo, riceve di diritto un assegno di accompagnamento.
Nel caso gli venga riconosciuta una disabilità per l’assoluta incapacità a lavorare, riceverà una pensione di inabilità, se ha versato almeno 5 anni di contributi. 

Altrimenti avrà una pensione di invalidità civile. Infine, se gli viene diagnosticata un’invalidità superiore ai 2/3 ha diritto all’assegno ordinario d’invalidità.

L'opinione

6 Luglio 2014

Carissimo Vitale,

ho visto il sito, che mi piace molto, sia nella veste grafica sia nei contenuti. Consulterò di sicuro periodicamente, tra le altre, la parte ControInformazione, dove ho ritrovato temi che mi interessano in modo particolare (dai costi dei beni comuni alla catastrofe ambientale di Taranto, per troppo tempo ignorata anche da buona parte della sinistra ....).

La presenza non solo di argomenti legati all'autismo mi sembra un valore aggiunto.

Ho visto poi il video e la lettera che ha scritto quasi 20 anni fa e non posso che registrare che la stessa lettera e le stesse espressioni di sdegno potrebbero essere scritte ed espresse oggi per le tante situazioni in cui le cose sono rimaste quelle di allora.
Sono però - o almeno voglio essere - ottimista e credo che qualcosa è cambiato, anche se il cambiamento è a macchia di leopardo e ancora lontano dall'obiettivo, che non dobbiamo mai stancarci di perseguire, dell'estensione reale a tutti dei diritti all'istruzione, alla salute, all'autodeterminazione. Denuncio in tutte le occasioni, nella mia posizione - certo più "comoda" - di operatore, questa negazione di diritti delle persone con autismo, tuttavia voglio anche continuare a mostrare che un'altra strada è possibile, che si può fare meglio e di più, in parte con le stesse risorse di oggi, in parte mettendo sul serio al centro dell'agenda politica (in modo concreto) il tema dei diritti di tutti coloro che lottano quotidianamente per ottenerne il rispetto.

Bello vedere Gabriele come turista nel video sul viaggio!

Un caro saluto e grazie per le finestre sul mondo che il suo sito ci apre.

Maurizio Arduino

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