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Questo continuo avvicendarsi ha danneggiato il percorso che faticosamente stiamo costruendo anche attingendo dai nostri risparmi per le attività extra scolastiche.
Insegnanti ed educatori che sono subentrati di volta in volta a lavorare con nostro figlio hanno dovuto ricominciare il lavoro, talvolta ritrovandosi relegati a un ruolo da baby sitter, a "fargli compagnia". Il risultato è che i progressi sperati non ci sono poi stati, e il tempo che trascorre per un bambino come B. è troppo prezioso per essere sprecato. È grandissimo il dolore di due genitori che danno tutto ciò che possono per aiutare il proprio figlio colpito da una condizione di estremo disagio. In passato abbiamo provato a interagire con le istituzioni scolastiche arrivando anche a formulare lettere attraverso i nostri legali ma quello che ci preme sottolineare è che al di là della affermazione del diritto, ci sembra di sbattere contro un muro di burocrazia. La burocrazia tuttalpiù si pone il problema della copertura oraria, ma non riflette sulla qualità del servizio di cui ha bisogno un bambino come nostro figlio per sviluppare le autonomie e le competenze possibili.
Un nuovo anno scolastico si conclude con l'amarezza di non essere riusciti a far comprendere la prospettiva delle nostre preoccupazioni.
Crediamo che il compito della scuola non sia fornire parcheggio per i figli ma insegnare loro l'autonomia, la consapevolezza dell'essere cittadini, la capacità di stare tra gli altri, la possibilità di non sentirsi esclusi. Le chiediamo di accogliere questo nostro sfogo disperato e di ascoltare le aspettative dei genitori verso l'istituzione di cui Lei è assessore.
Speriamo davvero che la Scuola possa dare ai bambini in difficoltà l'opportunità di avere una prospettiva di integrazione e di vita oltre la stretta cerchia dell'amore nella famiglia.

L'opinione

6 Luglio 2014

Carissimo Vitale,

ho visto il sito, che mi piace molto, sia nella veste grafica sia nei contenuti. Consulterò di sicuro periodicamente, tra le altre, la parte ControInformazione, dove ho ritrovato temi che mi interessano in modo particolare (dai costi dei beni comuni alla catastrofe ambientale di Taranto, per troppo tempo ignorata anche da buona parte della sinistra ....).

La presenza non solo di argomenti legati all'autismo mi sembra un valore aggiunto.

Ho visto poi il video e la lettera che ha scritto quasi 20 anni fa e non posso che registrare che la stessa lettera e le stesse espressioni di sdegno potrebbero essere scritte ed espresse oggi per le tante situazioni in cui le cose sono rimaste quelle di allora.
Sono però - o almeno voglio essere - ottimista e credo che qualcosa è cambiato, anche se il cambiamento è a macchia di leopardo e ancora lontano dall'obiettivo, che non dobbiamo mai stancarci di perseguire, dell'estensione reale a tutti dei diritti all'istruzione, alla salute, all'autodeterminazione. Denuncio in tutte le occasioni, nella mia posizione - certo più "comoda" - di operatore, questa negazione di diritti delle persone con autismo, tuttavia voglio anche continuare a mostrare che un'altra strada è possibile, che si può fare meglio e di più, in parte con le stesse risorse di oggi, in parte mettendo sul serio al centro dell'agenda politica (in modo concreto) il tema dei diritti di tutti coloro che lottano quotidianamente per ottenerne il rispetto.

Bello vedere Gabriele come turista nel video sul viaggio!

Un caro saluto e grazie per le finestre sul mondo che il suo sito ci apre.

Maurizio Arduino

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